martedì, maggio 01, 2012

DIVERSAMENTE MAGGIO

Mai mi sarei aspettato di fare un post sul Primo maggio, sulla festa dei lavoratori, sulla marea di bandiere rosse che albergano in giro per l'Italia, ma la situazione si è capovolta e i poli invertiti, senza bisogno dei Maya e dell'ennesima puntata speciale di cialtry Giacobbo.
Il lavoro che manca, la speranza che si affievolisce, il gesto rapido che non ammette repliche, la morte solitaria con o senza biglietti di spiegazione, un brutto dipinto che ormai ci è noto ci tiene compagnia da mesi, senza suscitare clamori o manifestazioni, quelle spettano solo all'articolo 18 vero totem fallico dei sindacati, che peraltro, neanche applicano.
Le cartelle esattoriali, la crisi che falcia piccole e medie imprese che non hanno potere contrattuali con le banche, nonostante le valanghe di risorse finanziarie messe a disposizione dalla BCE del proconsole di Goldman Marietto Draghi, è visione comune in tutta Italia, un cancro che miete vittime di cui nessuno della nomenklatura tecnica e politica ricorda il nome se non gli affranti familiari e amici.
E' già perchè, le risorse finanziarie chez Bce, servono per fare investimenti, mica per dare sollievo al credito, alleviando la situazione di molte aziende che prenderebbero tempo cercando idee per riprogrammarsi, ma questo al governo delle banche non interessa, il piano illuminato deve andare avanti sulla pelle della gente.
Nessuna protesta, poche pretese, eccovi il riso da mangiare, un piatto unico basta e avanza, per il resto pedalare.
Alla doverosa scoperta di evasori parziali o totali, adesso si aggiunge la delazione con premio del 30% sul totale recuperato, quasi una taglia, propagare l'odio sociale in modo che i poveri si scannino come al solito, l'importante è raggiungere il 5% disoccupazione con ogni mezzo. I  morti costano poco.
Però il II Governo Goldman ha gettato gli assi sul tappeto verde, ha preso come consulenti Bondi, Giavazzi e....udite udite Amato, per risolvere i problemi dei tagli alla spesa e sui soldi ai partiti. Si vede che 31.000 E di pensione al mese non bastano per consumare beffe alle spalle nostre. Ricordiamo Amato insieme a Ciampi nella difesa della lira nel 1992 e nel capolavoro della tassa retroattiva sui conti correnti.
Eh ma l'Italia democratica che festeggia il lavoro.......ricorderei a questi cazzoni che se hanno la pensione, gli assegni familiari, il sabato non lavorativo, la tredicesima, orari umani di lavoro, non devono ringraziare bulldog camusso et antenati, ma un'altra persona, e siccome questi sono fatti, non sono in discussione.
Italo Muti