venerdì, settembre 18, 2009

THE BEGINNING

Sarà una lettera aperta e non il solito articolo per punti, forse qualcuno si annoierà, ma sono considerazioni che sgorgano naturali, specialmente dopo l'attentato di Kabul.
Le lacrime del cuore, sono silenziose e solitarie, ma è giusto che sia così, è una questione di onore, soprattutto se i caduti sono nostri soldati. Bellissimi.
E' appena passato l'anniversario dell'undici settembre, dell'attentato che ha cambiato il modo di vedere le cose. Sembra di vedere ancora la faccia attonita di George W Bush e, invece, il primattore è cambiato. Come il colore della casa bianca.
Sono passate le fortezze volanti, le bombe intelligenti sull'Afghanistan, il mullah Omar, i nostri morti da Nassirya a Kabul, le nostre lacrime e, alla fine, cosa ci rimane?
La rabbia e il malumore per una guerra condotta male, il fallimento dovuto alla paura americana di vincere bene, definitivamente.
Serviva il nucleare? Andava usato. Militarmente è stato uno sbaglio non farlo. Gli uomini e le donne delle Twin Towers, contano forse meno? E i pompieri morti per portare i soccorsi? E i morti dell'aereo united 93?
E poi, dipanando la nebbia dell'inquietudine, rimane in piedi l'accusa verso il nostro mondo, la nostra presunta colpevolezza atavica, come se le pene del mondo fossero solo di nostra competenza.
Come se il nostro modo di vivere fosse colpevole di tutto, i nostri valori pezzi di carta da bruciare, il nostro orizzonte un nulla da annientare, shame, shame and shame.
Ma il malumore si può tramutare in giusta reazione, in un propellente potente che ci faccia correre per miglia e miglia senza rallentare l'andatura.
Ricercare la verità è una lezione da tenere cara, faticosa e dura ma, a volte, estremamente avvincente e stimolante.
Cominciando a far pulizia in casa, per esempio. La balla della bomba fascista di Bologna, tanto per cominciare. Kram, chi era costui? Andate su http://www.cielilimpidi.com/ dell'amico Paradisi e vediamo se resterete tranquilli.
Abbattere i simulacri della falsità, combattere i blog che ci inondano di teorie menzognere per farci allontanare dalla giusta strada, scegliere coloro che ci accompagnino su questa via, la meno battuta, the road not taken, parafrasando Frost.
Senza una vera informazione non si è mai liberi.
Italo Muti