lunedì, febbraio 09, 2015

RICORDAMI DI RICORDARE IL RICORDO DEI MORTI DI SERIE B

Ecco che mi ritrovo a scrivere per il 10 febbraio, la data dei morti di serie b, di vittime sedicenti, di gente che non capiva la bellezza dell'essere non italiano, di essere comunista, della democrazia delle foibe, del salto solidale negli anfratti carsici, delle ossa spezzate, del filo spinato che legava due-tre o più persone ancora. Gente che non capiva, gente che voleva restare italiana, gente che sentiva la terra come Patria, gente che sventolava il tricolore con il cuore, gente che aveva l'Italia nel cuore come un sogno.
Zara, Pola, Fiume, Ragusa, Montona, Cittanova, Parenzo, Albona, Pisino e potrei continuare per giorni, città dal  cuore italiano, come Roma, Milano, Torino, Firenze, ma dimenticate  e sacrificate. Un giorno che molti vorrebbero cancellare, come la storia, i fatti, le tradizioni, l'onore, ma qui non si dimentica, anzi, si scrive per ricordare, si scrive per i morti, per i martiri, per gli italiani che in molti vorrebbero cancellare dal ricordo.Molti sindaci di sinistra faranno boccucce, minimizzeranno, non faranno nulla, qua sventola un tricolore immenso per  ISTRIA, DALMAZIA E FIUME, come se fossero ancora con noi, anzi lo sono nel cuore, nell'anima, nelle lacrime amare che sgorgano silenziose e formano fiumi nella terra rossa istriana.
Ogni vero italiano è anche dalmata e giuliano!
A voi fratelli e sorelle, portate un fiore per loro