sabato, settembre 04, 2010

LA STRADA SMARRITA


Il paesaggio era bellissimo, l’intonazione stupenda, gli attori sbagliati. Riassumiamo così la visita di Gheddafi a Roma, nella sua tenda beduina?
Ne abbiamo viste tante, da Attila a Bondi, da Our Man Prodi a Visco il giacobino, dal bocchino partitico a mister Tulliani-fariseo in the house, ma un beduino ingrassato, che le sparava grosse e che ci invitava a convertirci all’Islam, è troppo per molti.
Nella tenda, affari, sgnacchere, consigli e minacce, c’è stato un po’ di tutto, anche la nostra debolezza, atavica e connaturata, maledetta debolezza.
La nostra dipendenza energetica, Libia e Gazprom, alleati politici ab inizio, la nostra debolezza nella supervisione delle nostre coste, ci hanno reso vulnerabili anche nell’onore, nella dignità, e questo è INACCETTABILE.
E dire che ancora l’unica via costiera l’abbiamo costruita noi, la via Balbia, toponimo nato dal nome del governatore della Liba, Italo Balbo, morto nei cieli di Tobruk insieme al fido Nello Quilici nel 1940.
Gli affari avranno trattato anche le mosse da fare in Unicredit ? Il vero asso nella manica del libico, di cui è un forte azionista. Quando l’azione del Profumo dalemiano crollò sotto 1 euro, gli acquisti consigliati dal nostro SB, furono eseguiti con grande giubilo dal tendarolo, che fece da sponda anche nelle relazioni tra il capo del governo e l’AD della banca.
“Profumo, continua ad essermi da ostacolo e l’azione arriva a 0,4 euro”. Così dice la leggenda che SB, in maniera riassuntiva, si rivolse al numero uno della vecchia bin di piazza Cordusio. Da quel momento, in silenzio, passi in avanti nelle relazioni interpersonali, ne furono fatti, fino all’acquisto di Borriello.
La penetrazione libica in Unicredit fu fatta in maniera diretta e obliqua. Oltre alle azioni, ci sono opzioni e warrant, simpatici derivati, che possono influenzare il corso e la composizione dei grandi azionisti. Interventi come direbbe Gordon, in punta di piedi e dai conti esteri. Oltre all’esplicito, vai con l’implicito.
Certo, adesso Unicredit non è più facilmente prendibile dai cinesi, ma il boccino è in mani musulmane. La mossa ha blindato SB anche in Mediobanca, ed il domino si è spostato in Generali, ma la lobby ebraica della grande mela, difficilmente mollerà l’osso strategico, padre e madre di molte partecipazione incrociate, a volte inconfessabili.
Alla fine, dopo gli affari, le minacce: Europa convertiti all’Islam, datemi 5 mld all’anno o vi mando mezza Africa sulle vostre coste.
La prima minaccia è a buon punto, grazie alla nostra ignavia, codardia e supposta furbizia pelosa di chi vorrebbe far accomodare da noi tutti gli immigrati irregolari, abolendo, ovviamente, il Natale. Se lo avessimo fatto noi in casa loro, i giornali europei avrebbero parlato dell’ennesimo atto di intrusione becera e arcaica del razzismo coloniale occidentale. Invece noi, lo abbiamo lasciato parlare e andare via, come se nulla fosse.
A questo punto, acli, anpi, democratici e sinistroidi vari, hanno inscenato una ribellione patetica contro il musulmano invasore, come se loro non avessero accelerato l’invasione multietnica in tutti i modi, in nome di un disprezzo totale del mondo occidentale filo-americano.
Per la seconda minaccia, basterebbe volere veramente difendere le coste con la nostra Marina Miltare, e appena arriva il barcone, trova una sorridente cannoniera che lo respinge al porto di partenza, senza sparare un colpo. Metodo usata dalla storica e numerosissima marina greca.
L’ultimo tassello sono le 500 sgnacchere presenti nella tendopoli, troppe anche per SB…….. e anche per le farmacie.