mercoledì, settembre 07, 2011

GLORIA VICTIS

Domani è il giorno della vergogna, della mestizia, dell'inadeguatezza, del tradimento, dello scappare davanti al nemico, del tradimento, dell'ignavia, della codardia.

E' un giorno di lutto per chi ha l'onore come valore centrale della vita, per chi conosce disciplina e dignità, per chi pensa alla Patria come una casa da difendere dagli invasori e dalla sciattezza, dalla pochezza e dal disonore.

Il mio rispetto è solo per loro, per chi gettò la propria vita e il proprio destino nel'agone di una battaglia persa, ma vinta in eterno, con il riscatto eroico, con il valore, con il saltare oltre l'ostacolo, in adversa ultra adversa.

E' il giorno in cui la Patria è morta, risorta solo nei cuori di chi non si arrese e, sapendo lo stesso che la guerra era perduta, non arretrò, non scappò, non passò nelle file del nemico, ma restò al suo posto o si arruolò volontario per il riscatto del proprio paese.

E' il giorno giusto per festeggiare per comunisti, finiani, catto-progressisti alla Bindi con morale bi....valente, vendoliani che pensano di aver qualche cosa da dire oltre all'essere sempre proni, preti che vedono nei muslim e nel corano una democratica scelta, pseudo-intellettuali che ci propinano programmi televisivi di una pochezza e di unilaterialità cieca e ignobile, sindacalisti che non conoscono il lavoro o il sudore ma solo acqua di colonia o profumo, chanel n°0, magistrati che dànno continuamente prova di non conoscere neanche l'inizio di un qualsiasi libro di diritto.

Una bella nave con tutte queste belle persone e saremmo alla metà del lavoro che ci aspetta in un prossimo futuro. E rom-musulmani-cinesi?

Prima il dovere e poi il piacere
   

Italo Muti