martedì, novembre 08, 2016

HO ANCORA L'AMARO IN BOCCA. MONICA 'S MOOD

Stasera il  big day, visto il fuso orario, gli Usa scelgono il nuovo presidente, il successore di quel grande uomo, half nigga, di Obama. Un grande uomo che ha sbagliato tutto in politica estera, non ha azzeccato una mossa neanche per sbaglio, però ha portato la guerra in Siria, Libia, arrivando ad uno scontro muscolare con la Russia, perdendo appoggi nei tradizionali alleati in medio oriente, trovandone altri negli stati canaglia.
Khillary era il personaggio ingombrante nelle file democratiche, una cambiale mandata in pagamento dopo i pasticci di Bill nella oral room, dimentico di un suggerimento dato da un amico "get the laundry near".
Un Bill che fu l'autore di due capolavori, la cancellazione della Glass Steagall e l'ammissione della Cina nella WTO, giusto per ricordare l'autore di due grossi disastri che paghiamo duramente ancora adesso.
La belva ha sbranato gli avversari trovando un ostacolo solo in Bernie Sanders, socialista americano, quindi lontanissimo dall'essere muscolare e servo come l'avvocato Rodham, che grazie all'appoggio di tutto l'establishment, s è involata verso la nomination con qualche difficoltà.
Dall'altra parte Donald Trump, palazzinaro, casinista, ricco, con una bellissima moglie, gaffeur, non introdotto nei gangli del GOP, ma che ha stravinto la selezione repubblicana, di gran lunga, e ciò dovrebbe far riflettere molto su quanto gli Usa siano divisi e parte della popolazione sia terribilmente incazzata.
La frase di Donald Trump "io sono già ricco, non mi possono comprare" , la dice lunga sulla longa manus che c'è sempre stata nelle elezioni presidenziali americane.
Goldman Sachs è sempre lì, immobile ma presente, come un convitato di pietra, regolatore attraverso i suoi innumerevoli canali dei flussi finanziari e di influency, che possono pure stroncare carriere e vite. Insieme ai sodali del gruppo 8 febbraio sono sempre pronti ad intervenire, d'altra parte anche gli amici di Blackrock sono presenti in molte istituzioni, capaci di licenziari il proprio guru, Bob Doll, se necessario.
Il punto è il dopo, finchè siamo alle dichairazioni di intenti, si possono sparare balle enormi, anche esagerate, ma poi we get in the reality e le cose cambiano.
Hillary, dopo aver tramato in Ucraina, Crimea, Siria e Libia, si butterà contro la Russia, che ha già stretto accordi con Giappone e Cina, ha in amano Russia ed Iran, strizza l'occhio ad Israele ed ha una certa voglia di presentare il conto in Turchia, porta orientale dell'Europa e che a livello strategico è il vero e proprio vulnus a cui pensare con attenzione.
Il progetto è chiaro, tutti coloro che non sono allineati, sono stati eliminati, Gheddafi e Berlusconi  in primis, resta Vladimir Putin, ma lì la cosa diventa difficile, perchè il colonnello sa e conosce benissimo chi ha di fronte, anche i più intimi segreti e le pratiche strane che questi condividono con le teste incoronate europee.
In questo momento le forze militari russe spazzerebbero via la nato con facilità e gli americano lo sanno e si sono spaventati. Dopo la Georgia, Putin ha organizzato meglio e ammodernato sia l'aviazione che la marina, portando il livello di specializzazione dei corpi speciali ad livello molto alto. Molte minacce, ma intanto la flotta russa è già nel mediterraneo davanti alla Siria, e non sono in gita.
E' vero che anche per la Brexit, nessuno pensava che il leave vincesse, così come Ronald Reagan era considerato un loser e sappiamo com'è finita, ma adesso il complotto sta stringendo le fila e Hillary è un tassello fondamentale per non far salire Trump.
Sul futuro poi della futuribile presidenta ci sono però vari ostacoli. La sua malattia tenuta nascosta e il fatto che si sia fatta sgamare come un pollo nelle sue indecenze e che queste siano divenute pubbliche. Questo è un dettaglio che i pupari non amano per nulla e che, di solito, porta all'allontanamento dal proscenio, così come l'essere troppo avidi.
Se arrivasse, con calma,  una defenestrazione o dei problemi di salute, non ci sarebbe nulla da stupirsi, quindi occhio al vice presidente o al segretario di stato.
Because i'm a woman.......sed etiam.....