sabato, dicembre 05, 2009

OVER THE ITALIAN SHIELD

1)Una settimana da incorniciare, concetti vecchi che si ripresentano sulla scena e nuovi mantra che si dimostrano fallaci e dai piedi d’argilla, intrighi che allungano tentacoli ed ombre e uomini che mostrano loro malgrado il proprio magro spessore.

2)Dopo il mitico Pessina e la sua lista, in bilico fra servizi segreti e il ruolo di vittima sacrificale, spuntano dalla nebbia i private bunker elvetici che vanno ad offrire le liste degli investitori italiani che non hanno aderito allo scudo fiscale. La segretezza svizzera si dilegua al tempo della rumba mentre the italian shield colpisce sempre più forte nelle casseforti della cesariana Helvetia.

3)La rabbia di Berna sale a dismisura quando il piano italiano di bloccarne l’entrata nella white list diventa nota. Ma come, prima ci tolgono una delle nostre industrie più fiorenti, il silenzio bancario, ci boicottano i rimpatri giuridici perquisendo le filiali delle nostre banche in Italia, e dulcis in fondo, ci ostacolano il progetto di diventare trasparenti e puliti?

4)In effetti a Roma, dopo avere avuto la quasi certezza del boom dei rientri di capitale grazie al maxi condono scudato, con le conseguenti entrate fiscali, hanno pensato di bloccare l’entrata della Confederazione Elvetica nella white list.

5)Se infatti, la Svizzera si adeguasse alle normative vigenti in molti paesi fra cui l’Italia, sia dal punto di vista bancario, di antiriciclaggio e di trasparenza, allora le aziende italiane potrebbero trasferire le proprie attività aldilà del confine, come in Francia per esempio, beneficiando di migliori condizioni infrastrutturali e di costo. La cosa temuta dal governo è la fuga dell’imprenditoria medio-piccola, specialmente lombarda, con notevoli ricadute su indotto e posti di lavoro.

6)Le fibrillazioni romane sono però aumentate da quando, un video galeotto, immortalava il compagno Fini in alcune mirabolanti dichiarazioni sul nostro Cavaliere non più errante. Errore di valutazione, sabotaggio, impedire a Gianfry di diventare il leader del Pdl (Pd con la elle) dopo SB, oppure video voluto e mossa astuta?

7)In ogni caso, una mossa per smuovere le acque, anche nel caso che, il follinizzato Gianfranco, pupillo di Almirante (pensa te l’ironia beffarda), non avesse fatto nulla. Se poi, invece, il nostro tattico si fosse messo in uno scacchiere ben più grosso delle sue potenzialità?
Se gli amici del Britannia avessero fatto le loro mosse in maniera più elaborata, con piano studiato a tavolino, partendo da lontano, un piano di riserva se SB avesse battuto il centro sinistra alle ultime elezioni?

8)D’altra parte, come sperare che il cultore dell’Africa mai raggiunta, l’italico Uolter, potesse veramente fare una poderosa rimonta dopo 18 mesi di figure di merda prodiane, peraltro a ripetizione senza richiesta della claque?

9)Dopo i primi passi incerti, qualche mossa azzeccata e un profondo avvicinamento con il carissimo amico Vladimir, arrivano infatti, escort, Noemi, Giampy Tarantini, D’Addario, divorzio mediatico, sentenza Mondatori, affondamento del lodo Alfano, caso Mills e Spatuzza. Tutte coincidenze?

10)Gli amici del Britannia hanno già alle spalle cumuli di coincidenze clamorose che ne hanno aumentato in maniera esponenziale portafoglio e potere, diciamo a partire dal 1992. SB è sempre stato un ostacolo che ha rotto le scatole e gli ha impedito di attaccare il cuore dell’azienda Italia in maniera totale. Questo spiegherebbe anche molte alleanze non proprio ortodosse del Cavaliere e, anche, alcune mosse non capibili a prima vista.

11)L’ultimo tassello settimanale è la presunta superiorità della finanza islamica. Come a Dubai? Come sulle loro piste invernali finte in mezzo al deserto?
Certo che gli investitori internazionali che hanno massicciamente acquistato proprietà immobiliari in loco, si trovano adesso un capitale dimezzato, qualche banca europea a rischio incaglio e l’onda speculativa ribassista, una prateria da cavalcare.
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12)La febbre, per adesso, è solo rimandata, se ne riparlerà a gennaio con il turn-over dei portafogli. Venerdì scorso c’era del fieno da mettere in cascina, delle ottime opportunità da cogliere al volo, anche con un giuoco breve.
Italo Muti