SCACCHI INTERCONTINENTALI
Mentre la gente si rilassa perchè, momentaneamente, la finanza ha allontanato le nubi che hanno lasciato lacrime di sangue, gli Dei lavorano al loro disegno che pochi vedono, considerando coincidenze le varie notizie che echeggiano nel mondo.
Se nella finanza è pleonastico dire che il peggio è passato, considerati i disegni prossimi che hanno per il mercato, figuriamoci per gli equilibri internazionali che si muovono senza farlo percepire a coloro che ci vivono.
Il diversamente democratico Putin ha vinto le elezioni senza un consenso bulgaro, ma degli ipotetici brogli vengono ipotizzati dalla fronda interna, e questa protesta, viene ripresa dai media occidentali, con un filo di enfasi. I video fake sono il prossimo passo.
Vladimir, uomo duro del kgb, non è corruttibile dai soliti noti, non frequenta Noemi e le olgettine, e non è eliminabile come Gheddafi con una fantomatica guerra per la libertà. Ecco che allora iniziano le brutte notizie dall'interno, magari una parte sono anche vere, ma sono un pezzo del puzzle giocato esternamente.
Guardando la mappa geografica, si nota infatti come la Russia abbia la figura di un gigante enorme sdraiato in due continenti, capace di lottare in ogni aspetto, dall'energia al grano, dal petrolio all'uranio.
Il consesso olimpico, tenendo stretta l'Europa più di quanto si creda, sa che può arrivare con sicurezza ai confini con orientali dalla Finlandia all'Ucraina, poi è chiusa dalle ex-repubbliche sovietiche islamiche, poi c'è la Cina, nemico numero uno. La domanda è la stessa di Silone "che fare?"
Fra le tante notizie giornalistiche che circolano, quella più interessante è l'attacco all'Iran, più volte paventato da Israele, ma questa è solo la copertura. Farebbe comodo ad altri per rompere l'quilibrio della zona ed avere una base più vicina ai due obbiettivi, Mosca e Pechino. La mossa di togliere d'impaccio la Siria a livello Onu dei red twins è paradigmatica del gioco di scacchi in corso d'opera. La guerra di Libia ha dato una base all'occidente nel maghreb, facendo pagare a noi il conto con l'invasione di simpatici giovani nordafricani senza un lavoro, ma con telefonino satellitare e felpa Nike, parando il colpo del golpe egiziano, ma la Cina è ancora troppo forte in Africa, possedendo molti stati subsahariani.
Ecco che togliere di mezzo l'Iran sposterebbe l'inerzia nell'altro campo, ma dando a noi un pò di apprensione.
La mossa sarebbe spiazzante e lascerebbe uscire fuori il dualismo dei gemelli, con l'affondo dell'intelligence olimpica che cercherebbe subito l'accordo con Mosca per isolare the China Blow.
Putin ricorda ancora la mossa Lehman con chiusura della borsa moscovita per due giorni per un totale di -40%, un ricordo che lo farà riflettere.
E tutti coloro che vediamo in televisione, la classe politica e quella dirigente che sono sul proscenio? Gli attori protagonisti non sono mai tali, fanno del silenzio un modo di vivere.
Italo Muti