martedì, aprile 05, 2011

C'ERA UNA VOLTA LA VIA BALBIA

Nell’apatia dei molti politici che infestano il nostro paese, gli invasori arrivano, devastano, pretendono, scappano, rubano, aggrediscono, fanno cortei con i no-global e rifondazione comunista, integrazione veloce.

Il comportamento della ignobile classe politica italiana, si vede che ha già scordato il 17 marzo e le feste per l’unità d’Italia, è di una ignavia spaventosa, senza nessun afflato strategico. Verrebbe da dire quale Italia, la loro fuori dalla realtà, o la nostra comune, cinica e merdaiola?

Sull’opposizione non si può fare conto, i teorici delle stupro equo e solidale restano fermi ai concetti di poverini, sono indigenti, scappano dall’oppressione e via con altre banalità indicibili, di una stupidità consueta con l’essere di sinistra. Ma il governo, questa maggioranza di centro-destra, oltre a rinnegare le leggi fatte e le promesse elettorali, perché non fa niente, si è messa supina e subisce lo sberleffo e lo spernacchiamento della fantomatica Unione Europea, mai stata così divisa?

Mentre il nostro territorio subisce l’invasione, la Francia trama, ordisce e attua il suo piano per trasferirci nella seconda classe dell’euro insieme a Portogallo, Grecia, Irlanda e Spagna. Più che Unione Europea, infatti, dovremmo parlare di duopolio Germania-Francia con la Russia sponda rilevante. L’intraprendenza francese nella guerra libica sta nel tagliarci dalle rotte petrolifere privilegiate che abbiamo avuto, conquistando nuovi spazi, una sorta di lebensraum energetico. Una manovra che vuole essere globale, anzi Total.

Meno male che Eni, ha una buona parte di pozzi petroliferi e non gassosi nella parte Cirenaica, dove vincono i ribelli che, il mago Frattini, ha già riconosciuto come unico interlocutore. Contemporaneamente, la Francia si sta attivamente interessando nell’acquisizione di alcune aziende italiane come Parmalat, Edison (con tutte le utilities controllate), Fonsai, Telecom, Pioneer e Generali, per poi metterci in difficoltà con le contromosse che costeranno molte risorse e, puntando i piedi sui nostri parametri in sofferenza, sbatterci nella zona B dell’Euro.

Al sistema francese abbiamo già ceduto, in maniere stupida, Bnl e Cariparma, oltre sarebbe suicida e, strategicamente, irreale. Il passeggio sulle nostre rovine, provoca un gaudio tremendo ai francesi che hanno sempre malsopportato la nostra figura all’interno dell’Europa, pronti ad una nuova campagna d’Italia di sapore napoleonico, con l’aggiunta minacciosa del nuovo disco di Carlà, l’unica cessione che abbiamo fatto con utile.

Ma sulle mosse di Sarkò, veglia Tremonti con i suoi decreti protettivi, mentre SB latita clamorosamente, distratto forse da un exit strategy per i suoi guai personali che, però, minano il sistema Italia. Questa è una delle cause dell’attrito con il plenipotenziario dei ministeri economici –finanziari che, già unto dall’olimpo degli dei, incomincia a scalpitare per succedere al cavaliere ormai spento.

Italo Muti