venerdì, febbraio 10, 2017

ALTE CARICHE PER IL 10 FEBBRAIO NE ABBIAMO?


I problemi della vita politica sono tanti, adesso il 10 febbraio è diventato un ostacolo, adesso che la sinistra ha tutte le cariche istituzionali, cosa fare, come direbbe Lenin?
Che maledizione eh, cari Mattarella, Boldrini e Grasso, dovere fare i conti con la storia, trovarsi faccia a faccia con la propria tradizione fatta di omicidio, violenza, stupro, sopraffazione, che effetto fa, non è una gran cosa, e allora scappate, scappate come vigliacchi, come dei Don Abbondio, anzi, peggio di Don Abbondio, visto che i bravi che vi assillano non ce li avete.
Avete invece il problema di far collimare il vostro credo, cieco e prevenuto, con la realtà dei fatti, e questo non si può, avete scavato una fossa tra vittime di serie A e vittime di serie B e, in scioltezza, avete sputato ancora su quei morti, colpevoli solo di voler rimanere italiani, di un amore della Patria infinito, tanto grande da subire umiliazioni, torture e la morte.
Ma tu pensa che sogno, rimanere italiani, poi il treno colmo di sfollati istriani il 16 febbraio 1947 proveniente da Pola, arrivò a Bologna il 18, dove fu preso a sassate da militanti comunisti, dove il latte per i bambini fu gettato sui binari, e fu costretto a ripartire. La famosa bandiera rossa con falce e martello, che brava gente eh...
Bambini, donne, vecchi, uomini, nulla fu risparmiato e, non furono solo pochi fascisti a crepare dopo sofferenze immonde, a morire nelle foibe, furono tanti cara presidenta, e solo i suoi colleghi Pisapia e Vendola, si opposero al 10 febbraio come data del giorno del ricordo, tanto per ricordare un altro fatto.
Il non partecipare alla cerimonia, vuol dire uccidere ancora, come allora, con l'aggravante della conoscenza dei fatti, che non possono cambiare a vostro piacimento, ma restano lì immobili, testardi, non cambiano mai.
Un po' come fece Pertini quando baciò la bara di Tito, e condonando gli infoibatori dai loro crimini, fece scendere il disprezzo per quei morti, giusto per ricordare quando la vostra visione della giustzia sia lontana da quella degli uomini, del comune sentire e della storia.
Alla fine resta solo il fatto che giuliani, dalmati e istriani furono massacrati, torturati ed uccisi per il solo fatto di essere italiani, resta il dolore di un esproprio di terra e ricordi che ha colpito la parte orientale dell'Italia che non sarà più tale, con un rivolo enorme di sangue, ferite e morte che fa male, malissimo, ma è peggio il negare che tutto ciò sia successo, non insegnarlo a scuola perché si sappia, ed il fatto che il Presidente  della Repubblica diserti la cerimonia di Basovizza, ufficializza se ci fosse il dubbio, che i morti delle foibe e gli esuli, non contano nulla per i costruttori della menzogna democratica
Adesso, per la prima volta, allego uno dei ricordi di casa mia, una cosa che era lì nella mia mente e che mia madre mi ha tramandato...

era notte, bussarono alla porta, fui estratto a forza, erano tempi brutti per noi italiani, mi buttarono in mezzo agli altri dopo avermi preso a calci, mi strapparono la camicia, mi sputarono addosso e mi incamminai con gli altri italiani colpevoli di essere tali. ci portarono lontano vicino ad una foiba, sghignazzavano, era buio.
arrivammo alla fine del viaggio e ci fecero scendere dal camion, e vidi cadere gli altri nel dirupo, ad alcuni spararono, a me diedero una spinta con un fucile ma riuscii a tenermi con le mani alla sommità della foiba. alzai lo sguardo e cercai di aiutarmi con i piedi per risalire e allora mi spezzarono le dita e caddi all'indietro...
Così morì il cugino di mia madre in provincia di Gorizia, 13 anni

OGNI VERO ITALIANO E' ANCHE DALMATA E GIULIANO

7 Comments:

Blogger Italo Muti said...

@vincenzo
eh, vedi alle volte, basta un fiore
grazie per essere passato

12:03 AM  
Blogger Italo Muti said...

Volevo commentare con quanto segue ma non mi fa selezionare il profilo da cui inviare... "Stamani ho detto ai miei colleghi che ero triste perché nessuno sapeva che giorno fosse... Dopo una pausa durante la quale ho colto gli sguardi ho raccontato loro una storia... La storia.che era il giorno del ricordo. Qualcuno ha detto un laconico Ah si... Ma non aveva idea dei numeri. Migliaia di persone uccise brutalmente oltre 350000 esuli rifiutati dalla novella democrazia pci, ma anche dc, in testa... Hanno spalancato gli occhi quando ho detto loro i motivi politici che stavano dietro alla vergogna di una scelta che ha cancellato la storia per quasi 70 anni. Il modo più bello per onorare i defunti è ricordare."

RICEVO E PUBBLICO DALL'AMICO ORIONE

12:44 PM  
Blogger Italo Muti said...

ciao Orione,
ricordare e sapere, cose che ci vogliono impedire, ma noi siamo teste dure.
Ben Tornato

12:46 PM  
Blogger Stefano Olivari said...

L'argomento del rifiuto da parte degli italiani di PCI e dintorni è un tabù ancora più grande delle foibe, una vergogna nazionale che non si può confinare nella responsabilità di pochi. La stessa DC per decenni ha silenziato l'argomento, arrivando al vergognoso trattato di Osimo con Tito ancora in vita.

11:16 AM  
Blogger Italo Muti said...

@Stefano Olivari
e con il trattato di Osimo la resa fu totale. inconcepibile
chissà la presidenta cosa potrebbe profferire in tal proposito

1:05 PM  
Blogger boskowsky said...

Il 10 febbraio è una data da ricordare sempre. Terre che sono state sempre storicamente italiane tolte per aver perso la guerra e con le radici millenarie sradicate. sul tema dei silenzi interessati DC PCI, secondo me si sa poco, si scrive meno e forse si approfondirà quando saranno passate quelle due tre generazioni ancora...il tempo necessario che le risorse boldriniane annacquino limprinting nazionale....

11:20 AM  
Blogger Italo Muti said...

@Boskowsky
o che lo distruggano

4:00 PM  

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