venerdì, settembre 07, 2012

FANGO ITALIANO

Settembre andiamo è tempo di migrare, così diceva il sommo poeta,  anche se il verso andrebbe aggiornato, è tempo di tradire?
Da Badoglio, con Cassibile come meta suprema, a Gianfango, il tradimento dell'uomo inutile, a Monti, il compasso estero che guida un governissimo con matrice estera, una livella iternazionale, benedetta dal carrista ungherese, uomo dal percorso zigzagante, casa Savoia spuria, Guf, e poi PCI.
Domani 8 settembre è il giorno della damnatio capitae, del nostro nulla supremo, del nostro essere cialtroni, della nostra mancanza di senso dello Stato, che non può che essere rifiutato con disprezzo e ignominia, che errore, che orrore.
Poche parole, poche righe, per ribadire il no alla mancanza di coraggio e di onore, al suicidio del futuro, ad uno stato che non è tale ma solo carta senza valore.
Tradire, scappare, abbandonare il proprio popolo agli eventi e la nemico, un conto che paghiamo ancora con la sfiducia degli altri popoli, perenne, immutata, senza sconti.
Qui diciamo no, un conto che non vogliamo più pagare, che non accetteremo più.
Italo Muti