venerdì, giugno 10, 2016

LE VACANZE DELLA CICCI E IL BAVBAVO POPULISMO

Complottare, uccidere, promettere, non mantenere, illudere, rubare, ma soprattutto obbedire, senza avere dei ripensamenti, del popolo chissenefrega, ormai il distacco da esso è netto, incolmabile, non ripristinabile.
Parecchie cose sono successe negli ultimi 4 mesi, con un crescendo rossiniano, senza flettere delle pause che mal si conciliano con quello che prevede il progetto per una nuova europa, prima di un nuovo mondo.
E partire dall'ultimo fatto ci porta proprio sul sentiero giusto, la morte del leghista Buonanno per un presunto incidente, in un punto dove nulla ha un senso logico, rimangono le minacce da lui ricevute, un andare sopra le righe che veniva poco sopportato dai tiratori dei fili, perchè il messaggio passava forte e chiaro contro i mantra del complotto, invasione, sovranità, Russia, famiglia, i 4 pilatri che stanno cambiando il volto italiano e quello europeo.
Le coincidenze, che non esistono, a volte esagerano, e risalendo nel tempo, si può notare come Farage (ukip inglese) ha già subito un incidente stradale ed anche uno con un elicottero ad Hinton Airfield, ma li può ancora raccontare, mentre Jorg Haider, l'11 ottobre 2008 è rimasto vittima di un ennesimo incidente stradale.
Quello che li accomuna è una posizione non consona verso l'Euro, l'essere dei populisti, e dei piloti inaffidabili, vedi alle volte che avere memoria e collegare i fatti aiuta nell'analisi di un disegno che pare chiarissimo nei suoi intenti e nella sua valenza.
Nel mentre si svolgevano le elezioni comunali italiane, dove il malcontento ha punito il partito di governo, i suoi vassalli non contano per insipienza numerica, facendo salire i five star e in parte la lega, con tracce di accordi non dichiarati fra il berlusca ed il presunto statista di Rignano.
In quale altro modo potremmo chiamare il candidare Parisi a Milano e Bertolaso-Marchini a Roma?
Proprio lo scontro dentro quello che era il CD ha dato riscontro del movimento dei padroni, lasciare solo la Meloni, l'unica che poteva andare al ballottaggio a Roma, per correre in soccorso di Giachetti con il fake Marchini, servo di due padroni, e lanciare il modesto Parisi, che non riscalderebbe i cuori neanche se avesse un caminetto acceso a Krasnodar.
Poi ci sovviene alla mente che silvio sta aspettando delle sentenze dall'Aja e quindi, si fa vedere più bravo e distante dai populismi che tanto male possono fare all'estblishment.
La vicenda austriaca è emblematica, la paura che Hofer potesse vincere sulle ali della rabbia popolare poteva provocare l'effetto domino tanto temuto, ma i voti postali e il moltiplicarsi dei votanti in alcuni distretti ha calmato le acque per il momento fino all'esito del ricorso, ma non è bastato per fermare lo stop piddino in Italia, anche se questo passaggio è solo parziale, il vero esame è ad ottobre.
Hofer, Salvini-Meloni, Le Pen, Putin, questi i cattivoni che non si arrendono alla trappola Ue centrica, al sovranismo di strasburgo che svuota gli stati di ogni essenza, tanto da far capire il prossimo passo, l'eliminazione del voto, che non sarà immediata, ma che segnerà l'ascesa finale del complotto, con due classi sociali ben distinte.
L'operaio, vulgo popolo, con salario in diminuzione che dovrà lottare con la pressione dei finti migranti che abbasseranno il livello salariale, i problemi del fine mese, in sostanza non darà più problemi ai manovratori, e la classe elitaria.
Quella classe formata dalla Cicci Bergonzoni Mazzanti, e dalle sue amiche che vanno a a fare la spesa con il Bmw X5  e mandano le pargole alla scuola privata dove si parla subito in francese, perchè l'italiano pare tanto volgare, quasi bavbavo, però poi votano Sala, anzi, posticipano la partenza per le vacanze, 2 mesi interi, all'Elba o in Corsica, causa il ballottaggio per colpa dei beceri milanesi che non hanno compreso appieno la valenza programmatica e inclusiva della politica cittadina del sindaco Pisapia.
A volte vale la pena ricordare qualche dettaglio che a molti è sfuggito, come la negazione del sindaco di Bologna della piazza principale della propria città alla Lega per la chiusura della campagna elettorale, dando la colpa alle minacce di violenze da parte dei centri sociali che, lo stesso comune, finanzia e abbraccia, come un figlio prediletto.
Immaginare le reazione sdegnate di giornali e televisioni, con contorno di fiaccolate democratiche, nel caso opposto, ovvero piazza negata al PIDDI, è tutt'uno, ma tanto sappiamo già che la colpa è sempre dei populismi e sai hai un dubbio, basta la parola d'ordine Colpa di Salvini,