martedì, marzo 03, 2009

IL RITORNO DI JACQUES

1) E se non finisse? Ma poi, perché? E se il disegno fosse un pò più vasto e non riuscissimo a capirlo, a scorgerlo? Lo scacchiere internazionale, si sta muovendo? Domande, troppe domande, vaste programme?

2)Questa accelerazione al ribasso, peraltro abbastanza scontata, ha più padri non putativi, specialmente in Italia. Come mai Eni punta ai 14 E. quando l'azienda è sana, consegue utili e distribuirà un dividendo? Oppure, prendiamo Enel o Generali? Forse forse i fondi sovrani arabi hanno intenzione di rastrellare altre società importanti europee per poi prendere decisioni strategiche e ridurre il vecchio continente a pedine di second'ordine?

3)Intanto l'Europa si è divisa di nuovo in due pezzi o blocchi. L'Est europa in difficoltà non riceverà una mano globale ma saranno fatte delle scelte. Stiamo parlando dei Paesi Baltici, Polonia, Ungheria, Romania, Ucraina e Bulgaria. Non tutti saranno salvati e questo ha provocato panico generalizzato in tutta Europa e nelle borse con effetto domino.

4)Molte banche sono esposte con il problema Ost, quelle di Austria e Irlanda, per esempio, sono messe malissimo. Uno slam down dell'Est Europa avrà riflessi su questi due paesi, sul loro sistema finanziario e, inevitabilmente, nei vari incroci con gli altri partners della Ue.

5)Potrebbe essere una mossa miope, ma l'incertezza è grande, e il rimandare, non è un rimedio. Il vallo adriano non deve cedere, ma anche ad est non bisogna lasciare il nulla. Quel che resterà della Russia potrebbe riportare fra le sue braccia i vecchi alleati, scornati dal capitalismo e dal sogno del troppo facile e presunto arricchimento.

6)Tutto ciò dopo l'affondo degli americani su LB e Borsa di Mosca. La Russia è ancora pericolosa ma la forza d'urto è diminuita. Il problema è the China Blow, aggiornato a the China Cash, non ancora entrato in battaglia. Un accordo con gli Usa per i T-Bond in scadenza è stato raggiunto, chiudendo gli occhi sui diritti civili e lasciando apprezzare il dollaro. Fronte ancora calmo.

7)Hanno cercato in molti di essere un riferimento migliore della borsa di New York, Cina, India, Russia, Londra, ma nessuno c'é riuscito. Alla fine di tutta questa tempesta gli americani ne usciranno feriti ma più forti, e Wall Street avrà ancora surclassato le altre sorelle minori.

8)Torniamo in casa, forse i libici vogliono comprare ancora Eni? Forse il loro interesse non è ancora sopito e stanno manovrando per abbassarne il prezzo per comprare molto spendendo relativamente poco? Forse hanno mire anche su Fiat, Rcs e Ferrari (da 22 a 3 basso)?Se Eni arrivasse al minimo di 13,88 e non lo sfondasse, potrebbe ancora salire per tornare sui 16-16,50 per poi stabilirsi sui 18. Se sfonda il minimo di 13,88 arriva a 12, nel silenzio di tutti.

9)E le nostre banche importanti? Unicredit è dentro pesantemente nel groviglio Est Europa, molto meno Intesa Sanpaolo, più vicina al presidente del consiglio. PEr il resto silenzio assoluto, a parte il segno meno, tipo Ubi, Mps, per esempio.

10)A questo punto, ci assale un tremendo dubbio, se i fondi sovrani arabi attaccassero il mondo Fiat, Montezemolo, uomo nuovo per tutte le stagioni, pronto al passo imminente della presidenza RCS, quale altra incombenza presidenziale o manageriale avrebbe?

11)Tra lui e il successore di Jacques de Molay c'è una bella differenza.

Italo Muti