giovedì, dicembre 23, 2010

SEMPER AUDERE


E' stato un anno vissuto pericolosamente con mercato finanziario volatile e nervoso, ma con frutti interessanti per chi ha usato i tasti giusti.

Un mercato anti-democratico, come si conviene, ha regalato docce fredde ai pavidi e tartine lardo e miele a chi ne ha approfittato in maniera sprezzante ed intelligente. Il motto di Federico il Grande, audere, audere et semper audere, è sempre valido, quanto gli insegnamenti di Sun-Tzu, basta applicarli...certo ci vuole una buona base da cui partire, ma non è una nostra colpa.

Un anno in cui gli Dei hanno agito con vorace attività, influendo sui destini politici di diversi paesi, come sugli equilibri macroeconomici e finanziari, con interessanti sviluppi per il prossimo anno.

Goldman, Trilateral e Bilderberg sono sempre lì come entità olimpiche, anche se la fisicità si rinnova in silenzio e con varie complicità. La cosa interessante è riuscire a far emergere le ombre degli attori, con relative strategie, per sondare quanto la casualità sia un bluff clamoroso.

Fiumi di cash di matrice araba e russa sono arrivati nella vecchia e ormai defunta Europa, ansiosi di acquistare aziende, banche e di conquistarsi spazi preziosi che sarà difficile riavere indietro.

Le conquiste iniziano così adesso, con impercettibili ingressi che poi, si moltiplicano in maniera irreversibile. Noi poi li facciamo entrare nelle nostre banche principali, così, con il sorriso sulle labbra, come degli ebeti conclamati. Il primo partito islamico è già nato, nessuno vede oltre il proprio naso, una gigantesca orchestra suona come sul Titanic, che non solca l'Oceano Atlantico, ma si è arenato in Italia. In pochi se ne sono resi conto, guardati come cani idrofobi.

Prima di indossare scudo e spada templare per difenderci e difendere il nostro modo di vivere, prima che aboliscano il Natale e la Pasqua, le festività dei santi e dei morti, prima che il cus cus diventi piatto nazionale, vorrei augurare a tutti delle meritate e serene vacanze e, al contempo, un felice e sereno Santo Natale, il nostro Natale, con l'albero e il presepe.

Un augurio di cuore, sincero, senza smancerie, alla faccia di quei coglioni che hanno coniato la festa dell'inverno o la festa delle luci, alla faccia del Giuda minor e dei suoi accoliti che vorrebbe importare clandestini e mangiare solo cibi halal.

In attesa che il gruppo 45 agisca anche da noi, saluto tutti, ma proprio tutti, in attesa che il 2011 prenda il posto di questo 2010 ormai agli sgoccioli.

Italo Muti