TANK 2012, THE BEST ONE
E' giunta anche la fine dell'anno, l'annata degli Dei, anzi il ritorno degli Dei e del maglio wasp.
Un anno pericoloso e denso di saliscendi da infarto, dove la percezione e la notizia truccata o inestistente hanno imperato, spazzando via le tranquillità raggiunte.
Le prossime mosse, peraltro scontate, le vedremo il prossimo anno, in mezzo alla solita cortina fumogena dove si distingueranno per il dilettantesco modo di fare i servi italici, sempre pronti alla bisogna in maniera goffa e prezzolata.
La lobby del loden, tra improbabili lacrime ministeriali e menzogne d'autore, ci massacrerà a dovere, non volendo toccare gli amici degli amici e la classe politica dal doppio incarico e dal doppio stipendio sacrale.
In mezzo alla pochezza della inesistente classe dirigente, divisa fra finti patrioti delocalizzatori de' noantri, ciuffi tricologici fuori età col tibro di cazzaro ben in vista, imprenditrici figlie di papà con il tocco pesante dell'impreparata cronica in salsa pirandelliana, rimane la gente che non può scappare, che non può fare circolari da 100.000 e. da versare sul conto svizzero, a LORO e a chi segue questo cazzo di blog, vanno i miei più profondi auguri per l'anno nuovo.
Un 2012 difficile nella parte iniziale, dove le nuvole saranno nere, ma che poi si dovrebbe distendere, con la riemersione di un pò di sana rabbia in attesa dell'olio di ricino e del sano orgoglio che non dovrebbe mai mancare in un paese sano.
Il capo dei BQ Vi saluta tutti e, se potesse (potrebbe per i dipietristi), Vi stringerebbe le mani in attesa di tornare ad essere un paese non dico serio, ma con un pò di palle.
A NOI cari lettori, A NOI.
Prosit
Italo Muti