giovedì, luglio 22, 2010

POLKA E DOMANDE

Il caldo afoso e persistente di questa torrida estate mette a dura prova le resistenze di tutti, di grandi e piccoli, di buoni e cattivi, di tifosi e giocatori, di intellettuali e decisionisti.

Stare ancora sulla denuncia circostanziata, pesante come un film di Fassbinder, oppure lanciare tante piccole tracce, tante punzecchiature con un ritmo andante, ma dai vecchi natali come la polka?

Il caldo che si manifesta con imbarazzanti prolusioni sudorifere, ci aiuta a scegliere la seconda ipotesi, accompagnando così i lettori, in un rapido giro di pensiero, comprensivo di ombrellone e due lettini.

Il tam tam annunciato dai media riguardo all’omicidio Borsellino e Falcone, con la scoperta dei mandanti, regalerà nuovi teoremi o l’accertamento di una verità, peraltro semplice e lineare, già assodata da tempo?
I pm, ci parleranno del riciclo fantasmagorico del tesoro del Pcus-Kgb arrivato in Italia nei mitici anni 90 e affonderanno i colpi sui rivoli finanziari passati attraverso gli appalti della tav italica, sulle coop rosse, cinghia di trasmissione finanziaria, sui rapporti con la mafia russa, estensione diretta del KGB?

Domande, domande, sempre domande, ma la P3, è un’accolita di coglionazzi, taccagni sfruttatori di risorse, con poco cervello e molta fame, o sono solo dei malaugurati epigoni della spectre in salsa fantozziana?

Ma, se la destra è un’immagine sfuocata e vuota degna di un dagherrotipo colmo di muffa e licheni, la sinistra che ricicla gli stessi personaggi da anni alla Nanni Moretti, vero perpetuatore di se stesso con film fotocopia, ha sempre il solito sapore sciapo dei buffoni di corte con zero idee a causa della penuria neuronica, oppure la data di scadenza sulla confezione è scaduta da tempo?

L’Italia, paese quasi morto, ha bisogno che qualcuno dica l’amara verità, qualcuno che dia lo scossone, ragazzi siamo sul baratro, oppure ci prepariamo lentamente alla morte, mentre i muslim sogghignano beffardamente, riportandoci indietro nel tempo di almeno 2000 anni?

Ma è più cogliona quella mamma che si porta una confezione di Omino Bianco sulle montagne russe, oppure lo sono i figli che, sulle stesse montagne, tentano di mangiare dei coni gelati giganti?

Potremmo parlare anche del fallimento di Lele Mora, roba da 19 milioni di euro che, tranquillamente, gira con il macchinone e le sue mille carte di credito, ma ci vengono in mente mille piccole imprese strozzate dalle banche che negano l’ossigeno invocando la crisi, nel silenzio totale e assordante dei media.

Visto che le pmi sono il tessuto connettivo italiano, è meglio mandare i banchieri a fare dei corsi di finanza di base, o li esautoriamo seduta stante?

E i ricatti Fiat, dove li mettiamo? O accettate tutto quello che abbaiamo in mente, o andiamo a costruire le macchine all’estero? E i vantaggi che sono stati regalati nel tempo dai governi, compresa la cassa-integrazione, li ridate al maggiore azionista, ovvero il contribuente?

Ma è così difficile trovare i falsi invalidi? Un cieco che guida l'automobile, è un indagine da servizi segreti, oppure basta la semplice volontà politica?

I deficit della sanità, tipo Calabria e Campania, i forestali calabri, la proliferazione di dirigenti della Regione Sicilia, tanto per citare degli squilibri paradossali, parossistici e degni di eliminazione ad nutum, sono argomenti che solo Rubbia saprebbe trovare?

La rabbia monta, inesorabile, il vento incomincia a soffiare sempre più intensamente e, continuare ad ascoltare Georges Moustaki, non aiuterà a trovare la soluzione giusta.

Forse è tempo di vacanze, di riflessione tantrica, però il tank che si staglia all’orizzonte, può avere una funzione lisergica che, tanto malvagia non è.

Cappuccio e brioche, dottore?

Italo Muti