venerdì, aprile 06, 2012

RIFLESSIONI SENZA BRAND

Stanchi per il lavoro e la fatica accumulata nel tempo, visto che mercato ed informazioni non si fermano proprio mai, Natale compreso, guardiamo con particolare aspettative alle vacanze di Pasqua per ritemprare corpo e spirito.
Una pausa che, seppur minacciata dalla pioggia, darà il tempo per capire e tracciare nuovi confini della politica italiana e dei passi che si profilano all'orizzonte, degli equilibri che si sposteranno senza che noi li si percepiscano come tali, ma solo come coincidenze, mentre da noi infuria la discussione pirandelliana sull'art.18.
Tra una trota maldestra e senza branchie che scende dal proscenio per volontà compassiana e per propria inettitudine abissale, e un carrista ungherese che finge di preoccuparsi per i marò imprigionati in India che hanno il torto di non chiamarsi Simona o Sgrena, il nostro sdegno cresce e si chiede se un futuro potrà esistere senza implicare una perdita di indipendenza del Paese che amiamo anche se vorremo una schiena dritta e un pò di orgoglio diffuso e zero finiani liberi di tradire e fingersi difensori di una morale chiusa in una sacca contenente trenta denari.
Si potrebbero continuare elencando malefatte nazionali ed internazionali ma, volendo rispettare dei giorni con alto tasso di spiritualità, prima che li aboliscano per rispettare gente che ci vorrebbe tagliare la gola senza pensarci due volte, riponiamo la sciabola dialettica e il mitragliatore di ordinanza per augurare una Buona e Santa Pasqua a tutti coloro che seguono, intervengono ed annusano questo blog, anche se questa è una breve pausa in mezzo ad un mare che annuncia tempesta, miseria e intelligence war.
Buona Santa Pasqua a coloro che bazzicano da queste parti, indipendentemente dal loro pensiero, perchè averne uno è già un passo in avanti
Italo Muti