sabato, febbraio 10, 2018

10 FEBBRAIO, VIETATO RICORDARE




"Non riusciremo mai a considerare aventi diritto ad asilo coloro che si sono riversati nelle nostre grandi città "L'Unità 30/11/1946 
Così il Pci accoglieva gli esuli istriani, quelli sfuggiti  alle foibe, alle torture, alle esecuzioni sommarie, alle mani legate dal fil di ferro, tutti metodi che i partigiani comunisti delle brigate garibaldi condivisero con i titini, al fine di alienare le italianissime terre rosse di Istria, Fiume e Dalmazia.
Siamo sempre al solito punto, i ricordi sono selettivi, il 10 febbraio non dovrebbe esistere, perchè è rivisitazione della storia, perchè tanto è colpa dei fascisti, e via con un bel colpo di spugna su un genocidio di una parte della popolazione italiana che dopo un lunghissimo tempo si era riunita alla madre Patria.
Restano impressi come immagine simbolica gli occhi dei bambini che venivano calati vivi nelle foibe, a volte spinti, derisi, feriti, calpestati, come gente che aveva una sola grande colpa, volere rimanere italiana.
Quest'anno riusciranno a sporcare questo giorno con marce antirazziste per i fatti di Macerata, calpestando ancora loro, i morti che non devono parlare o sussurrare, che vengono sempre dopo, che non contano che, in teoria, per i democratici, non dovrebbero neanche esistere.
Alla fine restiamo noi che non molliamo, che ricordiamo, che abbiamo negli occhi, nel cuore, negli occhi, i loro visi, il loro sangue, le loro speranze, il loro disperato sogno di rimanere italiani che fu spazzato via dall'ignominia di bestie, che definire uomini è sbagliato, da Fiume a Zara passando dalla fedelissima per giungere a Pola, Rivigno, Vergarolla, Basovizza, congiungendo questa terra rosso sangue, con un posto bellissimo, dove sventola un tricolore teso nel vento.
Un fiore per loro, per i martiri, oggi, ieri, domani, perchè ogni vero italiano è anche dalmata e giuliano


2 Comments:

Blogger Stefano Olivari said...

Nessuna marcia democratica per loro, nessuna marcia democratica per Pamela.

8:05 PM  
Blogger Italo Muti said...

loro non esistono, non vorrebbero che esistessero, ma c'è qualcuno che non molla..
Pamela chi?
foibe quali?

1:58 AM  

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