mercoledì, febbraio 10, 2010

DAY WITH NO LIGHT
















Oggi è il giorno delle valige di cartone, degli occhi tristi dei bambini, del fiato corto, della speranza tradita, dell’addio al cuore, del braccio tagliato dal fratello, di una gioia durata lo spazio di una mattina, di un addio violento e crudele, di una terra violentata senza ritegno, di tante facce senza nome. Per molti italiani è il giorno dei MORTI DI SERIE B.

Oggi è il giorno del ricordo della tragedia delle Foibe, dei morti ignorati per 60 anni, di una pulizia etnica non confessabili perché avallata dagli stessi fratelli, quelli migliori, quelli perfidamente e coscientemente Comunisti.

Io oggi, porto il mio saluto, il mio pianto silenzioso, il mio sangue, la mia carne, se potessi, a loro, vittime silenziose mai ricordate a sufficienza, e alla bellissima terra d’Istria e Dalmazia, a Pola, Ragusa, Zara, Fiume, Albona, Pisino e a tutte le città strappate alla Madre Patria.

DE MORTE TRANSITURI AD GLORIAM.

76 Comments:

Blogger Roberto Gotta said...

Italo, eccomi. Ti sei ricordato... (ma non parliamo di quel volantino...)

10:27 PM  
Blogger jeremy said...

Una delle pagine piu nere della nostra storia. E ancora oggi non è condivisa. Eppure quei morti sono degli innocenti. Anche in queste situazioni il nostro Paese resta indietro. Non dovrebbero essere i nostri morti, ma i morti di tutti. E la patria divisa è una pagina che abbiamo totalmente cancellato.

10:29 PM  
Blogger Italo Muti said...

@RobertoGotta
il mio ricordo è giornaliero, ma mancare oggi è un peccato mortale.
Il volantino è per ricordarci che la negazione o la giustificazione di quello che è successo è sempre lì pronta ad essere servito, ed è sempre, incessamente, solo merda

@Jeremy
Io come molti altri, non cancello proprio nulla e, finchè potrò, lo griderò per quanto posso.

Italo

10:34 PM  
Blogger jeremy said...

Italo, perche? perche questi morti sono insultati anche nel ricordo? Perche questo odio profondo verso degli inermi, non verso avversari politici e militari? Quale mente malata puo pensare che abbiano un colore dei bambini, delle donne, degli uomini lanciati VIVI dentro le foibe carsiche e lasciati morire agonizzanti? Quale mente malata ha permesso decenni di oblio? Questa nazione non sarà mai unita finche ci saranno in giro personaggi che parlano di Resistenza insultando gli inermi e la Patria, la propria Patria, che hanno dichiarato di difendere dal nemico e che hanno regalato agli amici, senza nessun rispetto per la propria nazione ma solo per i propri interessi.

10:42 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Jeremy

All'epoca oltre ai croati, sloveni e titini, anche i comunisti italiani videro in quella povera gente dei nemici da colpire perchè ostacolavano le richieste del compagno Josip Broz ed erano anche viste come il frutto dell'espansione fascista. Come se Pola, Fiume e Zara non avessero mai avuto una nascita e un carattere italiano, come se Venezia non fosse mai esistita.
Italo

10:51 PM  
Blogger GuusTheWizard said...

Incredibile come l'argomento foibe sia stato omesso per così tanto tempo, soprattutto a livello di insegnamento della storia nelle scuole.
Sebbene non ci sia mai stato, Trieste mi ha sempre affascinato per la sua posizione di "confine", al crocevia tra mondo slavo, latino e germanico.
Cambiando discorso ed andando un pò sul leggero, vi segnalo questo stupendo sito web dedicato alle targhe automobilistiche italiane nella storia, che rappresentano anche l'evoluzione territoriale/coloniale del paese:
http://www.targheitaliane.it/
Tre le "Disappeared provinces" sono presenti targhe di Fiume, Pola e Zara

11:21 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Guus
Ciao,
Trieste è un composite della mitteleuropa, è incredibile.
Dovresti andarci evitando l'inverno, tremendo con la bora.
Il sito lo conosco, per me è sempre un colpo al cuore.

L'assenza delle foibe dall'insegnamento nelle scuole non è un caso, purtroppo.
Italo

11:28 PM  
Blogger Tani said...

Rabbia, dolore, tristezza, disgusto.
Rabbia per tanta crudeltà umana.
Dolore perché noi uomini non impareremo mai dai nostri crimini.
Tristezza nel vedere che ancora oggi, 60 anni dopo, i giovani non sanno la storia.
Disgusto per tutti coloro che coscientemente hanno taciuto su questi crimini, cosi come sull'abbandono degli alpini in Russia.

3:30 AM  
Blogger GuusTheWizard said...

@Tani
Diciamo che la storia "ufficiale" è leggermente diversa da quella vera: anche sui crimini di guerra italiani in Africa e nei Balcani non è che sui miei libri di scuola ci fossero tantissime pagine (anzi, in realtà manco una).

8:51 AM  
Blogger Vick Mackey said...

Consiglio a tutti coloro che volessero approfondire di guardare una serie di documentari su History channel dal titolo "la guerra degli italiani": vengono affrontati argomenti anche scomodi, storicamente magari poco rilevanti per le sorti della guerra ma profondamente importanti, anzi vitali, per chi li ha vissuti.
Su tutti gli eccidi fatti dal generale Graziani in Africa.
Purtroppo la storia viene scritta dai vincitori: vengono quindi messe a tacere le atrocità di comunisti e titini. l'Italia in quei momenti veniva vista come candidato alleato, come ago della bilancia nei futuri assetti dell'Europa post bellica. Sono state quindi cancellate pagine negative come welcome bonus dai Paesi vincitori.
La vicenda delle Foibe resta uno, ahimè dei tanti, episodi dimenticati: purtroppo è la nostra società che non vuole ricordare..... Nei tg principali il tempo dedicato al ricordo delle Foibe è stato meno della metà di quello dedicato ai vincitori del Superenalotto.
Se questa è cultura storica....

7:00 PM  
Blogger Dane said...

Italo, non concordo solo su una cosa: la definizione di città strappate alla Madre Patria. Quelle città sono state perse per colpe proprie, e non conquistate dal nemico...

7:51 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Guus
Non vedo l'ora che suio libri di storia ci sia tutto, ma proprio tutto, senza menzogne o reticenze.

@Vic Mackey
La storia è documentazioni sui fatti, il loro svolgimento e le loro cause. Senza tifo e senza dimenticanze, altrimenti si chiama tifo, truffa, dilettantismo, chiamatelo come vi pare ma non è storia o analisi storica.
Sulle foibe ci sono tantissimi libri che spiegano con dovizia quello che è successo, ma te li devi cercare. Non si protesterà mai abbastanza per la dolosità nel nascondere questi fatti, in pratica un secondo omicidio.

@Dane
Le città furono perse perchè l'italia collassò sopraffatta dagli alleati, dal loro numero e dalle loro dotazioni tecniche.
Ci fi anche un inganno inglese che parlò prima del piano di salvataggio dell'istria e dlla Dalmazia, per poi ritirare il piano e lasciare tutti in balia dei titini. I Reparti della Decima, prontissimi, erano lì ad aspettare un aiuto che non venne e fu la fine.

Italo

9:21 PM  
Blogger GuusTheWizard said...

Comunque la "suddivisione" di una zona così critica (in un ottica di scenario post-bellico) fu decisa dai vincitori e le povere popolazioni che si trovarono dalla parte sbagliata furono dimenticate anche per scelte politiche degli allora partiti dominanti (DC e PCI), per i quali era meglio tacere sui propri scheletri negli armadi. Soltanto con la fine della guerra fredda e la sparizione (più o meno formale) dei partiti citati se ne è potuto tornare a parlare. Probabilmente tra 20-30 anni queste tragedie saranno ricollocate, a livello di visibilità nell'opinione pubblica, nel posto che meritano.

9:35 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Guus
Diciamo che il Pci spinse per dare quelle regioni al compagno Josip Broz, anzi volevano arrivare fino al Tagliamento.
Alcune brigate garibaldi avevano collaborato attivamente con
il IX corpus in alcune battaglie e anche in taluni eccidi.
LA Dc, per paura di enir tacciata di fascismo non tentò nulla, comportandosi come corresponsabile dei comunisti.
Tutti e due sperarono che tempo e silenzio posassero una bella lapide che nascondesse il tutto, ma non è così. Il compito adesso è di far rimanere vivo il ricordo e l'incazzatura alla prova terribile del tempo.
io sono ancora incazzato, e anche molto.
Italo

9:43 PM  
Blogger Dane said...

Italo, su quello che scrivi siamo d'accordo ma sai benissimo che la questione cominciò nella guerra precedente. Poi come ricorda Guus i confini li disegnano i vincitori, ma chi va in guerra e perde pure non è che possa rivendicare granchè. Non che sia giusto, ma fino ad allora si decideva così...

p.s.: senza contare che son tutti bravi a denunciare le barbarie dei titine, ma bisognerebbe anche spiegarsi a cosa fu dovuta quella rabbia cieca. In Grecia ad esempio andò diversamente.....

9:44 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Dane
Non avevamo tradito e fummo bollati come inaffidabili e pagammo anche più del dovuto. I comunisti furono una quinta colonna e spinsero molto per abbattere tutto ciò che era definito fascista.
Le brutture fasciste non possono essere perdonate, ma ciò non giustifica mai il genocidio. Pola grida a tutti la sua italianità anch eoggi, dove hanno potuto ha distrutto ogniparte che ricordasse l'Italia, come a Fiume o Zara.
La beffa finale fu che reparti della Decima erano pronti per la missione adriatica ma lo zampino inglese sbarrò la porta all'ultima difesa. I confini li tracciano i vincitori, giusto, ma il senso della giustiza sfugge alla penna e alla cartina, non è di nessuno e corre libero fincè non lo incontri.
Italo

9:53 PM  
Blogger Dane said...

Italo, io non giustifico niente, però certe cose te le puoi aspettare (poi figurati se mi metto a difendere i comunisti...). Insisto: in Grecia andò diversamente, perchè?!... Perchè in Grecia ci andarono soldati di tuta Italia che fecero gli italiani, facendosi amare anche come invasori (sicuramente più dei tedeschi...). Nei Balcani invece si scatenò "l'odio da sindrome del vicino di casa", e la rappresaglia fu inevitabile (che non significa giustificabile).
D'accordo sul termine genocidio (che di solito vale solo se colorato di destra...) ma "brutture", perdonami, mi pare un eufemismo (gli slavi erano per i nazisti il gradino più basso della razza bianca, appena più in alto degli zingari, ma anche i fascisti italiani non è che ne avessero un idea molto diversa...), per il resto continuo a pensare che quelle terre furono perse ben prima (anni prima...).
Poi sui confini io ho idee diverse da quelle secondo cui "chi vince ha sempre ragione" (ho riserve pure sul processo di Norimberga, figurati...), per io non conto nulla ed allora le cose funzionavano così.....

10:18 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Dane
Figurati togliamo brutture e mettiamo schifezze, però quella terra contesa è stato un problema irrisolto per debolezza e forse calcolo.
Ci fu un censimento segreto nel 1920 e la prte italiana in Istria e Dalmazia era decisamnete prevalente. Nettamente sulla costa, inversa nell'entroterra povero e brullo.
Oltra alla rappresaglia, ci fu anche una rivincita sui "padroni" in realtà solo borghesi. l tutto coordinato da Tito che soffiò sul fuoco accentuando la violenza che voleva definitiva. Basterebeb ricordare Trieste e suoi magnifici giorni sotto l'egida di Josip.
Italo

10:56 PM  
Blogger Dane said...

Ah, se è per quello non c'era nemmeno bisogno di censimento.....per quello le colpe italiane mi fanno ancora più incazzare della bulimia di Tito.....

p.s.: ma sempre meno delle facce di merda di chi sappiamo noi....

11:10 PM  
Blogger Dane said...

Ah, dimenticavo: ho bisogno di aiuto, sto cercando la foto di una cosa e non riesco a trovarla. Ti mando una mail domani......

11:10 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Dane
ok, sei comunque ubiquo. Seguo anche chez Olivari e sei martellante pure lì.
Doping?
Italo

11:12 PM  
Blogger Dane said...

Italo, son stato chiuso in ospedale tre giorni a guardare un muro bianco o in alternativa il portatile (ma senza connessione internet), diciamo che ero in astinenza da rapporti col mondo. Non ho ancora la testa per il lavoro e mi dedico al cazzeggio.....

p.s.: ho detto "ti scrivo domani" semplicemente perchè non ho sottomano il nome esatto di ciò che mi serve... ;-)

12:06 AM  
Blogger Unknown said...

Qualche anno fa, quando si iniziava a parlare di queste cose e si inziava a vedere le bandiere istriane blu con la capra sventolare in giro per l'Italia, capimmo che forse stava cambiando qualcosa. Non importa se lo facevano per lavarsi la coscienza (Napolitano), per accapparrarsi voti (Fini) o perchè ci credevano veramente (Tremaglia).
E' stata comunque una Nostra piccola Vittoria.
"Vittoria!", disse nel 2004 un caro Camerata che oggi non è più al nostro fianco, quando, nel 50° del ritorno definitivo di Trieste all'Italia tutto lo stadio in occasione di Triestina-Crotone era tricolore, sotto le telecamere di Sky.
Vittoria, nel vedere sventolare quelle capre in giro per le Curve d'Italia (da Udine a Catanzaro).
Vittoria nel girare assieme come comparse un cortometraggio a Trieste sui fatti del 1953.
Vittoria anche, oggi, nel leggere questo post e nel sapere che a tanti anni e tanti chilometri di distanza c'è ancora chi ha voglia di portare avanti questa battaglia.
Questa Vittoria è tutta per Boccia.
E' lui che ci ha mostrato la via, anche quando nessuno ci credeva più.
Decima Comandante, ti con nu, nu con ti!

12:10 AM  
Blogger Italo Muti said...

@Dane
Non avevi la chiavetta?
Adesso capisco. Tutto bene?

Italo

12:12 AM  
Blogger Italo Muti said...

@Vanni
Queste parole mi sollevano il cuore, e per questo, la mia casa è sempre aperta.
Domani metto il link su questo blog.
Dsa un antiquario trvai una bandiera con la capra del 1944, costava troppo e a malincuore la lasciai lì. Mi pento ancora adesso a distanza di anni.
Decima Marinai!
Italo

12:16 AM  
Blogger supersonicsoul said...

Non dimentichiamo che ad andare in Jugoslavia fummo noi e che ci macchiammo di gravissimi crimini in quel paese. Tito poi ci rese tutto con gli interessi.

http://www.youtube.com/watch?v=qyhI_52noN8&feature=related



Purtroppo è stato un errore tragico e irrispettoso verso i nostri caduti e gli esuli istriani nascondere sotto il velo dell'oblio storico episodi come Porzùs, le foibe e tutti gli omicidi politici compiuti dopo la fine della guerra. Offrendoli così su un piatto d'argento a una destra livida di rancore che non aspettava altro che tornare al potere per dare il via a tutta una serie di revisionimi faziosi.

3:09 PM  
Blogger jeremy said...

Il cercare appigli su un revisionismo fazioso (che francamente io non vedo, visto che il primo dei destrorsi è diventato compagno e ha dichiarato ufficialmente che il fascismo è il male assoluto. Se poi dire che non tutti i partigiani erano buoni e non tutti i repubblichini erano cattivi è revisionismo...) comunque non giustifica 50 anni di oblio e di accuse ad innocenti. A me è sembrato spesso una negazione dell'Olocausto, in piccolo.

3:43 PM  
Blogger supersonicsoul said...

Presentare le foibe senza ricordare il rapporto di causa effetto - ovvero omettere che la Jugoslavia fu invasa dalle truppe dell’Asse e che, protetti del prepotente scudo dei tedeschi, noi abbiamo compiuto le nostre brave marachelle, si veda il campo di concentramento di Arbe – è per me fazioso.


L’ oblio cui è stato sottoposto il capitolo foibe + esuli istriani è stato un vulnus – come direbbe l’amico Minzolini – nella nostra coscienza collettiva di italiani, e le parole di Napolitano credo siano sincere in merito. Del resto la Storia la scrivono sempre i vincitori, e comunisti e inglesi decisero così. Prima o poi la verità viene però sempre a galla, si pensi all’eccidio di Katyn, e oggi sta per fortuna succedendo lo stesso con le ferite del fronte orientale.

8:09 PM  
Blogger jeremy said...

super, secondo me non è fazioso. Perche non si parla di esecuzioni di militari italiani o di conclamati fascisti, ma di una pulizia etnica sommaria perpretrata a danni di innocenti. Senno, ragionando per assurdo, le Fosse Ardeatine sono un atto dovuto, come rappresaglia nei confronti degli attentatori di Via Rasella.

8:50 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Supersonics
Lo storci se non va a rivedre, aspecificare, a scoprire nuove tracce documentate, cosa lavora a fare?
Ciò non vuol dire falsificare, vuol dire studiare e avvicinarsi alla verità dei fatti in maniera scientifica e non soggettiva.
Abbiamo invaso la Jugoslavia? Vero
I fascisti hanno fatto schifezze?
Vero
i titini hanno compiuto un genocidio? vero
I comunisti italiani hanno imposto il silenzio per 60 anni? Vero
i comunisti italiani hanno partecipato con i titini al massacro? Vero
Togliatti sapeva? Si aveva dato anche l'assenso
Sono mie fantasie?
No, fatti e solo fatti
@Jeremy
Sai che l'attentato di via Rasella fu progetatto per provocare la reazione tedesca in quella maniera?
Domani ti mando una mail con il titolo del libro che ne parla.

Italo

11:51 PM  
Blogger supersonicsoul said...

@Jeremy, Infatti nessuno scinde mai le Fosse Ardeatine da Via Rasella.

@Italo. I Fatti sono esattamente quelli, basta riportarli fedelmente e con scrupoloso rigore cronologico come hai fatto tu nel post e siamo tutti d'accordo, poi ognuno trae le sue conclusioni.

12:04 AM  
Blogger Unknown said...

@Supersonics
scusa senza offesa ma forse hai le idee un pò confuse...il fatto di essere figlio di questa terra e di conoscerne a menadito la sua storia forse mi mette in una posizione di vantaggio..ma...in effetti per esempio non vedo come purzus c'entri in tutto questo...anzi avvalora la tesi secondo cui gli eccidi titini furono pepetrati non come reazione ad una politica di snazionlizzazione bensì per quel disegno di eccidio e conquista messo su dagli slavi, da sempre bramosi di arrivare al mare (ricodo che Tito aveva nella sua testa l'immagine della grande yugoslavia che arrivava fino e oltre grado...non so se mi spiego).
Inoltre ti posso dire, per esperienza diretta e per conoscenza diretta di prson che la guerra in yugoslavia l'hanno fatta, che la notra non fu un'invasione deliberata ma un'azione come forza di interposizione in una situazione di tensione crescente tra le forse slave sempre in gerra tra loro (sloveni, serbi, croati ecc...) e crto, ci fu chi si macchiò anche di omicidi orrendi, ma ti posso assicurare che nessun libro di storia parlerà mai ne di eccidi ne di un disegno politico di soppressione di massa del nemico.
E ti ricordo che i campi di concenrramento di Borovinca, Isola Calva (solo per citare i due più famosi) si riempirono di gente comune non solo di militari...e che da Triste in poche notti nel 1945 sparirono più di duemila persone...e che per esempio mio nonno, fascista convinto, ma di professione commerciante e non assassino o torturatore, è dovuto scappare da Triste per due settimane perchè aveva sotto casa due slavi che lo aspettavano col fucile per vendicarsi del licenziamento subito due anni prima. E' stata l'ora delle vendette, e purtroppo come tnte altre volte l'italia non ha avuto il coraggio di lzare la tsta. Alto che crimini di guerra, avremmo dovuto andarci giù molto ma molto più pesanti per quello che mi riguarda (...continua...)

10:20 AM  
Blogger Unknown said...

...
Senza rancore, ma citare fonti revisioniste come quelle che sostengono che nelle foibe finirono solo qualhe decina di "torturatori" fascisti e che invece furono utilizzate per la maggior parte dai fascisti per eliminare gli oppositori politici...beh...è la stessa cosa che dire che Dakau o Auschwitz erano alberghi a 5 stelle.
Caro Supersonics, hai citato un video della 7, canale notoriamente ptigiano, che è stato caricato su youtube da un personaggio di dubbia obiettività, se ne vai a vedere il profilo. E' uno sloveno fazionoso e comunista, che tira l'acqua al suo mulino. Come tutti. Come me, come te, come rifondazione ecc..
Però ti dico solo questo: a Triste ogni anno vengono tranquillamente ricordati 4i "martiri" uccini dai tdeschi al poligono di Opicina. Non erano altro che assassini che si erano macchiati sangue ancor prima. Eppure venfono ricordati come martiri. E nessuno osa dire nemmeno una parola.
Mentre lo scorso anno, a pochi km dal confine di Triste (che non c'è più), nella vicina Slovenia, a Corgnale, io e altre 50 persone, comprese le istitutzioni, non potemmo portare un fiore sull'orlo di una foiba in quanto abitanti della zona spalleggiati da comunisti locali e altri giunti da TRieste assieme alla polizia del posto, ci impdirono l'accesso, con barricate e cordoni umani.
C'erano pure diversi bambini indottrinati ad hoc vestii con divise partigiane.
Vedi la differenza è qusta: se hai la oscienza pulita ste cose non le fai.
Dovremmo cercare di essere più nazionalisti, dovremmo cercare di difendere le nostre terre, i nostri morti. A prescindere dal colore. Sono morti per la terra che oggi calpestiamo pure noi.
questo è un link dove potrete trovare alcune cose scomode. Credeteci o no, sono pure questi dati:
http://www.aaargh.codoh.info/fran/livres7/TEHERAN/Fabbriit.pdf

Scisate la lunghezza del post, ma queste cose mi toccano da molto icino, e mi fa strano vedere ancora oggi italiani che continuano a giustificare eccidi di italini come loro. Gente inerme. E' allucinante pensare che la povera Norma Cossetto meritasse le mutilazione che ha avuto. Allucinanate. Non vorrei mai leggerle ste cose.
A tanti anni di distanza secondo me è inutile fare polemica. E' giusto ricordare e fare in modo che non succeda più. Se dobbiamo combattere abbiamo tante altre armi.
In fondo i veneziani la Dalmazia se la "comprarono", no?
Saluti
Vanni

10:20 AM  
Blogger Unknown said...

solo per scusarmi degli strafalcioni grammaticali, ma quando si scrive prima con la testa e col cuore e dopo con gli occhi è facile sbagliare...
volevo solo aggiungre una cosa, tanto per farvi capire come ci hanno riempito la testa di fandonie: tutori dell'ordine (polizia) che notoriamente vengono apostrofti come fascisti, e dai quali quindi tutto dovremmo aspettarci meno che comportamenti anti-italiani (è un luogo comune lo so, ma la mia è una provocazione!) qualche anno or sono ci vietarono l'ingresso in uno stadio italiano durante una partita di clacio di un piccolo tricolore con la scritta ISTRIA che portiamo sempre e che ma prima o dopo quell'episodio ha creato problemi.
La scusa fu: "quello non è più un territorio italiano".
E' chiaro che sono ordini arrivati dall'alto.
E' peicolosa sta cosa, nel 2010. Specie se arriva da istituzioni interne. Ecco perchè sono convinto che purtroppo il 10 di febbraio sia solo un lavaggio di coscienza. Se la destra faziosa di sìcui parli è questa..state tranquilli...NON RITORNEREMO...hhhahaha!!!!
Buon fine settimana...io vado a farmi un giro a Umago a trovare Boccia...!!!
Vanni

10:30 AM  
Blogger Italo Muti said...

@Vanni
Figurati,capisco la fretta e i refusi sono dietro l'angolo.
Essendo del luogo hai specificato meglio alcune circostanze e alcune dosi d'odio che comunisti e slavi riversano ancora verso di noi. Potevi anche ricordare un presidente della Repubblica ceh baciò la bara di Josip al funerale, sputacchiando sulla memoria dei morti nelle foibe, ma mi hai dato l'assist e lo faccio io.
Buona gita ad Umago.
Italo

11:02 AM  
Blogger supersonicsoul said...

Quel filmato è della BBC che cita precise fonti storiche; magari sarà una polpetta avvelenata dei massoni inglesi che ci hanno fatto perdere la guerra tramite i loro infiltrati ai vertici di Supermarina, chissà. II comunista sloveno – magari lo stesso buontempone che ogni tanto scrive NAS TITO sul Monte Sabotno – lo ha soltanto caricato, e porta come tutti acqua al suo mulino.


Per il resto massimo rispetto per i civili inermi uccisi in guerra, da qualunque parte essi fossero.

2:53 PM  
Blogger ematos said...

Innanzitutto complimenti a Italo per il blog: non sono d'accordo con lo spirito della maggior parte dei suoi post, ma il suo è un punto di vista originale e interessante nel conformismo sinistrorso del mondo della Rete.
Non sono d'accordo però sull'insistere sul complotto massonico che pregiudicò l'esito della guerra italiana: un Paese poco industrializzato e prevalentemente agricolo, dotato di un esercito male armato, poteva essere in guerra contro la maggiore potenza industriale dell'epoca (gli Stati Uniti), la più grande riserva di uomini e materie prime del mondo (l'impero britannico) e la nazione con l'esercito più numeroso, feroce e motivato (l'Unione Sovietica) e non venire alla fine spazzato via assieme al suo misero e miope regime?

4:58 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Ematos
L'italia non doveva scendere in guerra perchè impreparata totalmente, a prtae i reparti sottomarini.
Balbo lo disse più volte a Mussolini, come insistette nello scendere in guerra a fianco degli inglesi e non dei tedeschi. tutti sappiamo come è finita.
Nonsostengo tanto un complotto a massonico a tutto tondo, ma solo il tradimento degli ammiragli e alti gradi della marina militare in quanto confratelli della coronoa inglese. Sulla questione istriana, il piano c'era, appoggiato anche dalla marina del regno del Sud, ma all'ultimo momento gli inglesi ritirarono l'appoggio per motivi di equilibri politici.
Diversi libri sostengono tutto ciò, è questione solo di scavare bene.
i troppi successi iniziali di Hitler indussero Mussolini ad entrare in guerra non tenendo conto degli Usa e della follia tedesca di attaccare l'Unione Sovietica. "L'uomo della provvidenza" di Arrigo Petacco, un libro sul Duce, incisivo, da leggere, spiega molte cose e molta faciloneria di Mussolini che dal 1940 sbagliò tutto.
Sul Blog, sul fatto che sia orientato a destra vero, ma non banale o sciatto. Fatto e solo fatti, ma senza paraocchi. Qui sicuramente non si vende l'uomo di Arcore nè tabtomeno Spartacus, ma neanche Uolter, Marrazzo o la democrazia bella della sinistra, razzista, traditrice della patria e amante dei conti esteri. E i lavoratori? Che lavorino....

Ciao e benvenuto.

Italo

6:58 PM  
Blogger Unknown said...

Purtroppo non fummo in grado di metterci al tavolo della "pace" in parità con gli altri, e riuscimmo solo a "strappare" ai tedeschi l'alto adige, "grazie" all'autoctono de gasperi. Grande errore, visto che, obiettivamente, là la maggioranza è stata sempre tedesca. E l'Istria si svuotava...
Sui filamti della BBC non giurerei che non siano mai stati taroccati, non sarebbe la prima volta che la propaganda anti italiana spaccia per campi di concentramento italiani, immagini girate in polonia o in germania...
Purtroppo la guerra è scoppiata e quando scoppia o ci entri e decidi di metterti in ballo o resti sempre alla porta e non entrerai mai nel gioco dei grandi (leggi spagna...).
E la guerra purtroppo è sempre cosa brutta da evitare. Fin che si può.
Però continuo a chiedermi: che c'entrano le foibe con "l'occupazione" italina???
Leggete qualche racconto di cosa era la Yugoslavia prima e durante la II guerra: un tutti contro tutti in cui noi stupidamente ci siamo messi in mezzo.
Concludo dicendo che secondo me qua non è questione di destra o sinistra. Per me l'Italia e gli italiani hanno sempre scontato una politica estera arrendevole e codarda, fin da principio. (per non parlare dei genereali del nostro esercito..)
Nel 1991 quando "stopparono" il buon de Michelis che aveva già preso accordi con Belgrado per sostenere la Serbia in quello che è stato l'inizio della guerra di "indipendenza". Dove, per l'ennesima volta ci siamo messi in mezzo, dal 1999 in poi, a fare, questa volta si lo ammetto e me ne vergogno, delle "porcate" immani.
Ma per i benpensanti "radical chic" in fondo è stato giusto mandare i tornado di D'Alema a bombardare Belgrado, le sue fabbriche e le sue televisioni. In fondo con gli albanesi avevano iniziato loro. Mah...Facciamo purgare ancora una volta gente inerme.
La storia si ripete a parti inverse..!!Quell'accenno ai traditori della Patria rende perfettamente l'idea...
Grazie Italo dello spazio, è sempre bello confrontarsi su cose poco dibattute e vedere come siano diverse le opinioni.
Vanni

8:46 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Vanni
i confini furono modellati anche sulla politica vincente o presunta tale. I Comunisti si reputavano vincenti con l'ideologia da esportare ovunque e, non ebbero alcuna remora, alcuna, a regalare a Josip tutto ciiò che voleva. Nei loro piani, Udine, Gorizia e Trieste erano il succo migliore, ma gli alleati non lo permisero.
Istria e Dalmazia, però, furono perse per sempre.
Tanto per essere chiari, quando il treno degli esuli arrivò a Bologna, pieno di gente assetata, fu preso a Bottigliate dai ferrovieri CGIl che li chiamava fasciti e traditori.
Non è fantasia, ma realtà amarissima.

Italo

11:51 PM  
Blogger Unknown said...

ahimè si, bottigliate e sputi...
e ti dico di più...nemmeno a Trieste gli esuli per molti anni furono ben visti...in quanto privilegiati (giustamente secondo me, peraltro) nell'asegnazione di case popolari o posti pubblici. E molti si vergognarono a dichiarare le proprie origini, per anni.
Oggi per fortuna le terze generazioni hanno alzato la testa (parlo dei trentenni come me...), non votano più DC, sono orgogliosi della bandiera blu con la capretta e forse un domani riusciranno a ricomprarsi coi soldi ciò che ai nonni è stato tolto con la violenza!
A questo proposito aggiungo che in Istria (che è molto simile alla Toscana come paesaggio) ci sono un sacco di piccoli borghi ormai disabitati, abbandonati e in rovina e che, se messi a posto e sfruttati come noi sappiamo fare meglio di altra gente, renderebbero anche molto. Chissà che sto governo formato da pseudo-patrioti e gente che dovrebbe conoscere bene questa storia se ne renderà conto e indirizzerà un pò di soldini per favorire il ripopolamento di quelle terre...ci sarebbe una legge europea del programma INTER-REG a questo scopo...mah...sarebbe da aprire non uno ma cento post su sta cosa...
saluti!

Vanni

6:04 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Vanni

Lo sai che non è una brutta idea, solo che sarebbe bello anche parlare il dialetto istro-veneto....ci sarà ancora qualcuuno che lo conosce?
Italo

7:58 PM  
Blogger Dane said...

@Italo: lo sai che in Croazia c'è una cantante molto apprezzata che canta in dalmata, che non è una lingua slava?!... ;-)

@Supersonic: sono abbastanza d'accordo col tuo punto di vista, però non sono d'accordo sul fatto che oggi si parla delle foibe per revisionismo fazioso. Semmai la faziosità è quella che per anni ha censurato le notizie sulle foibe.
Poi è vero che forse oggi se ne può parlare perchè un governo di (simil)destra ha interesse ha sottolineare le colpe della sinistra ed a sollevare il velo che colpevolmente ha nascosto certe vergogne ma cerchiamo di dosare bene le parole: fazioso forse sì, revisionismo no perchè non ci si inventa nulla. I fatti, come dice Italo, sono lì...

@Vanni: tutto giusto, però mi permetto di aggiungere che la civiltà italiana, che era superiore a quella slava (il solo paragone sull'architettura è imbarazzante...), ha imposto agli slavi di quelle terre un ruolo di subordinato vassallaggio, quasi come i neri nel Sudafrica dell'apartheid. E questo (anche a proposito della rappresaglia citata da Supersonic...) non va dimenticato nell'analizzare le cause di certi tristi avvenimenti.
Preciso questo perchè a volte mi pare che sull'argomento si usino due mezzi diversi, attribuendo gli scempi degli italiani ai fascisti (dandogli quindi un significato politico), mentre quelli titini agli slavi (dandogli quindi un accezione razziale, quasi che gli slavi fossero dei mostri sanguinari). A sto punto basta che dall'altra parte qualcuno faccia il contrario (parlando di scempi italiani contro mosse politiche titine) e andiamo avanti a scannarci all'infinito su di chi siano le colpe.
C'erano due popoli vicini e quindi in parte rivali (anche se in quelle terre le due culture sono state intersecate per anni, vedi Repubblica di Venezia e alleanze contro i Turchi...), e due ideologie criminali diverse che han cavalcato strumentalmente un certo odio nazionalista (che guarda caso sopravvive ancora nelle terre di confine, mentre nel resto del paese non si sente).
Quindi, commmemoriamo pure per imparare dagli errori e non ripeterli, non per riaprire le ostilità.....

11:36 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Dane
Che dirti?
Non conosco la cantante, ma se le sue canzoni sono in dalmata, posso essere solo contento.
C'è del vero anche nel resto, io sarei contento se non si mentisse sulle foibe, sarebbe già un bel passo in avanti. indietro non si potrà tornare, ed è, ahimè un peso difficile da digerire come è
difficile sopportare qualcuno che urla Zivo Tito.
Poi i fatti sono lì, chiari, immutabili e i fatti sono solo fatti.
Italo

12:03 AM  
Blogger jeremy said...

Mi è venuta in mente una cosa su Pertini: ma se Moshe Dayan, ragionando per assurdo, fosse andato al funerale di Mengele e avesse baciato la sua bara, sarebbe stata considerata una cosa normale?

12:14 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Jeremy

O anche Himmler, così tanto per ipotizzare. Sarebbe stato uno scandalo colossale, ma non sarebbe mai successo. Solo da noi, esistono i veri democratici, depositari del verbo e se non ti adegui, sei un fascista.
La condivisione è un via a doppio senso da percorrere insiem, richiede fatica, applicazione ed onestà intellettuale.
Alla fine, ci vuole tempo, ma la storia spernacchia senza pietà i fautori del falso.
Italo

1:43 PM  
Blogger jeremy said...

Italo, tra un po' potremo avere una cosa del genere: secondo te una delegazione israeliana andrebbe al funerale di Ammammetaminejhad? Io credo di no. La condivisione della memoria storica di un paese è la prima pietra per il vivere civile e il sentimento di comunità. Negli anni abbiamo avuto esempi di "democrazia" a senso unico, basti pensare ai partigiani più partigiani degli altri.

2:15 PM  
Blogger supersonicsoul said...

Vanni, ho ricordato i crimini commessi perché, come dice Italo, contano sempre i fatti e bisogna elencarli tutti, se davvero siamo interessati a una vera pacificazione collettiva per noi italiani. Punto. Sono il primo a riconoscere le vergognose reticenze e menzogne portate avanti per decenni della Sinistra in merito all’annosa questione. Ma oggi troppo spesso mi capita di leggere o sentire commenti come se la guerra fosse iniziata nel 45 e i demoni titini fossero spuntati dal nulla. Da chi magari se si tratta di ricordare Matteotti e gli altri martiri anti-fascisti o le vittime delle politiche razziali usa ben altri toni…….ed erano italiani anche loro, o sbaglio?

Poi sei sicuro che tutti, ma proprio tutti quelli che adesso tirano fuori il dramma delle foibe o degli esuli siano realmente guidati dalla giustizia storica? Non pensi che magari qualcuno è più interessato a brandire il dramma come clava storica per le proprie rivincite, usando “i morti come un manganello”, come ebbe a dire Claudio Magris in un suo celebre e lucidissimo articolo in merito?


Sugli esuli istriani a Trieste ho anche io un episodio da raccontare: mi trovavo nella meravigliosa città giuliana con un collega indigeno che mi faceva da Cicerone. Lì vicino passano due signore con un accento che percepivo diverso dal triestino e l’amico mi dice, sghignazzando: “Sono istriane”. Penso debba essere stato terribile sentirsi stranieri proprio a Trieste.

Per il resto ringrazio anche io Italo, è sempre cosa buona e giusta confrontarsi.

3:34 PM  
Blogger jeremy said...

Super, i fatti parlano anche di Foibe ben prima del 45, ma gia allo scoppio dell guerra, se è per questo. Pero non ti seguo in questo forzare la mano sull'appropriazione indebita di tragedie. Lo hanno fatto tutti, nessuno escluso. Ed è inevitabile che qualcuno cavalchi delle situazione per faziosità. Basti pensare a come vengono trattati i fatti della Resistenza tra partigiani di diverso colore. Io credo invece che proprio per evitare strumentalizzazioni, da una parte e dall'altra, ci sia bisogno di accettare una tragedia come le foibe per quella che è e non perche assurda conseguenza di altri fatti gravi. Le nefandezze del fascismo le conosciamo tutti e non credo siano materia di discussioni in ambiente istituzionale.

4:27 PM  
Blogger supersonicsoul said...

Penso che la strada per accettare quella delle foibe come una tragedia di tutti noi italiani sia ormai tracciata, Jeremy. Ricordare tutti i fatti non significa affatto degradare quel dramma. Personalmente mi è capitato di conoscere persone che da un lato sbraitavano contro l'oblio delle foibe, Pertini che bacia la bara di Tito e dall'altro minimizzavano la portata delle leggi del 38. I morti sono tutti uguali, italiani e slavi, fascisti e comunisti, ebrei e non.

5:46 PM  
Blogger jeremy said...

Super, ma quelle son le storture della faziosità. Spesso si è giustificato l'ingiustificale per partito preso e per amor di fazione. Come citi tu le leggi razziali (credo senza dubbio il punto piu basso della storia unitaria italiana) e dall'altro lato le nefandezze del comunismo oltre cortina, nascoste al popolo per non infrangerne i sogni. Poi il discorso storico di cui parli tu si deve scindere da quello emozionale e partecipativo. La tragedia è quella, non si devon dar spiegazioni. Poi ci si chiede il perche, il come si arrivo ad atti cosi barbari e si analizza il fatto storico.

9:07 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Supersonics
Le leggei razziale sono un'infamia che difficilmente si potrà cancellare, un'onta che toglie spazio all'anima, un'ombra nera che distrugge senza possibilità di lascir adito ad una parvenza di scusa.
Pensavo che questo fosse scontato, ma forse è meglio specificare.
Molte altre cose si potrebbero aggiungere, ma andremo oltre il post in versione ot.
poteremmo anche parlare del delitto Matteotti sulla sua genesi e sul timing, proprio quando Mussolini voleva fare entrare i socialisti al governo, poi l'aumento della tensione e zac, l'omicidio.
una sola cosa è chiara, il tifo, la faziosità becera è antitetica alla ricerca della verità, non mi piace e la rigetto.
Italo

12:06 AM  
Blogger jeremy said...

Italo, il delitto Matteotti ha avuto enfasi oltremisura perche incastonato nell'azione di denigrazione tout court del regime fascista. Ma di "delitti Matteotti" durante gli anni di Piombo ne abbiamo avuti purtroppo a iosa. Sostanzialmente dove starebbe la differenza?

9:19 AM  
Blogger Italo Muti said...

@Jeremy

Sarebbe però un colpo ferale la scoperta ufficiale che il Delitto Matteotti non fu voluto dal Duce, ma ebbe attori e causa differenti da quella ufficiale.
Se vogliamo arrivare però ai delitti politici di anni recenti, basterebbe ricordare le targhe commemorative degli assassinati dele brigate rosse, sedicenti.
Sempre vittime di un terrorismo senza nome, ignoto. Questi cazzo di eschimesi, erano anche nelle brigate rosse.
Erano proprio rosse, nate dal sindacalismo e dal comunismo, organizzate tramite Stasi e servizi Cecoslovacchi dal Kgb. E' ufficiale, non ne se parla ma è ufficiale. Trovato in documenti dei servizi segreti ungheresi.
Giudice Allesandrini, ucciso dal terrorismo comunista. Così andrebbe corretta la targa commemorativa posta in Viale Umbria a Milano.

Italo

11:56 AM  
Blogger nanomelmoso said...

@tutti
arrivo ora in colpevole ritardo a leggere i vostri post e commenti molto interessanti e precisi e non pieni di ingiurie.
Quasi ho qualche speranza per il nostro paese leggendovi.

3:42 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Nano
In questo blog, in questa casa, non sono ammessi gli insulti, si può essere di idee differenti, ma il confronto deve essere civile. Altrimenti, il sottoscritto butta fuori senza tanti problemi. Hai presente la damnatio capitae?
Questo è un argomento scottante e delicato e va trattato con cura, altrimenti si turba il sonno dei morti e questo non si può fare.
Italo

6:20 PM  
Blogger GuusTheWizard said...

@Italo
Quindi per Matteotti si sta rivalutando l'ipotesi della morte naturale ??

9:47 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Guus
Mai detto, solo cambio di mandante.
Mussolini fece anche fare un'indagine a Bomabacci, siamo nella RSI, che arrivò ad una conlcusione ea dei nomi. Sparita con la borsa del Duce a Bonzanigo di Nezzegra e all'oro.
Ti stai avvicinando a Marrazzo?
Italo

9:58 PM  
Blogger GuusTheWizard said...

@Italo
Tranquillo, finchè non sbarcano gli Orioniani nessun problema ;-)
E' che anni fa lessi il libro di Canali, che mi sembra decisamente attendibile.

11:32 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Guus
Certo, il discorso aveva senso, come quello che alcuni gerarchi o qualche oppositore, o entrambi, avevano tutto da perdere da una entrata di Matteotti nell'esecutivo. In quest'aula sorda e grigia....
Italo

11:54 PM  
Blogger GuusTheWizard said...

Certo che nella famosa valigia del Duce ce ne stava di roba. Ogni volta che c'è qualcosa di controverso relativamente al Ventennio sembra che recuperandola si possa venire a capo di tutto.
Hai letto il libro di Tiozzo ?? Mi ero ripromesso di leggerlo, però per pigrizia devo ancora comprarlo.

11:58 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Guus
Se è per questo c'erano anche due cartelle, uno su UmbertoII e l'altra su J. V. Borghese, ami amatom troppo per la verità.
No Tiozzo mi è sfuggito. Leggi anche Pisanò, Io Fascista e Gli ultimi 5 minuti di Mussolini.
Il problema è che questa repubbllica è nata male con la menzogna. Il referendum aveva detto Monarchia e hanno truccato i voti, siamo partiti male.
Italo

12:03 AM  
Blogger GuusTheWizard said...

@Italo
Sinceramente, considerando il nostro penultimo Re e l'attuale ipotetico erede al trono, non è che sia troppo incazzato con i taroccatori dell'epoca.

12:10 AM  
Blogger Italo Muti said...

@Guus
Si faceva per dire, partire con il piede giusto sarebbe stato importante a livello morale.
tu sai come io giudichi in maniera estremamente pessima i Savoia, da sciaboletta traditore, al bisex II, al disastro postumo. D-o ce ne scampi.
Italo

12:17 AM  
Blogger GuusTheWizard said...

@Italo
Vabbè, già dall'otto Settembre si era capito che il piede giusto ce l'eravamo amputato: ci è rimasto quello sbagliato e mi sa che l'altro non ricrescerà più.

12:22 AM  
Blogger Italo Muti said...

@Guus
Allora partiamo dalla sgnacchera, su questo siamo d'accordo.
Italo

12:29 AM  
Blogger GuusTheWizard said...

Direi che sulla gnocca non dovrebbero esserci particolari divergenze, anche se per me, come tu ben sai, Anita Blond numero uno indiscussa.
Sul lato politico non ho mai votato destra o centro destra, sono arrivato al massimo ai Repubblicani (i primi anni in cui ho votato, direi fine anni '80), però sono di "formazione" decisamente liberal-socialista (anche se non mi è ben chiaro cosa voglia dire esattamente). Negli USA sarei invece decisamente Liberal.

12:48 AM  
Blogger Italo Muti said...

@Guus
Mi piace Anita, ma io amo blodes with big tits, very big. Fake boobs? No problem.
Sulla politica, io vorrei votare a destra, ma chi cazzo voto?
Shyla e Carmella?
Both.
Italo

1:01 AM  
Blogger GuusTheWizard said...

@Italo
Anch'io sono a favore dell'utilizzo, non esagerato, dei polimeri in ambito "boobs" e dintorni.
Per il discorso voto, visto come siamo messi, stavo pensando di vendere il mio direttamente su Ebay: almeno saltiamo qualche passaggio nella catena distributiva e calmieriamo i prezzi.

11:16 AM  
Blogger Italo Muti said...

@Guus
Vedi mio caro come due persone con un impriting differente possano concordare sull'esistenza di un'attualità amara e insostenibile.
Le invitiamo tutte e due?
Italo

11:52 AM  
Blogger GuusTheWizard said...

@Italo
Direi che si può fare. Tu inizi con la mora ed io con la bionda: poi magari ce le scambiamo ;-))

11:56 AM  
Blogger Italo Muti said...

@Guus
Vedi che fra persone intelligenti l'accordo si trova?
Visto che sei amico di Anita, chiamiamo anche lei per un threesome?
Italo

12:01 PM  
Blogger GuusTheWizard said...

@Italo
Penso che sia uscita dal "giro": adesso fa soltanto qualche comparsata televisiva.
http://www.youtube.com/watch?v=fd2ojSb5sYE

12:10 PM  
Blogger VVVVVVVVVVVVVVVV said...

Caro Italo meno male che qualcuno su Indiscreto ha citato il tuo Blog così ho potuto leggere questo post. Sono perfettamente d'accordo su tutto tranne che su una cosa che è irrilevante ai fini della vergogna che dovremmo provare ma non secondaria dal punto di vista storico. Anche se tu vieni da quella terra, poche settimane fa mi è capitato di rileggere Est di Demetrio Volcic (non esattamente un Comunista) che ha vissuto tra Lubiana e Trieste il periodo della guerra. Ebbene tolta forse l'Istria (e non tutta) e forse le zone intorno a Gorizia, il resto di quei territori non mi sembra mai stato 'Madre Patria' come potrebbero essere Milano Bologna o Torino o Napoli. Può essere stata una terra abitata da Italiani per molte generazioni ma se non fosse per l'orrore dei massacri e l'omertà che ha regnato su questa vicenda la paragonerei più all'abbandono in fretta e furia della Libia. Ho letto anche Bettiza e pure lui mi sembra propenso a vedere Zara, la Dalmazia e comunque le campagne come pezzo di quell'incredibile mosaico che è stata la parte jugoslava (nel senso di slava del sud) dell'Impero Asburgico. Dire che Zara è stata strappata alla madre patria (scrivo minuscolo perché ancora schifato dalle sofferenze che sono state inflitte agli Italiani in nome di questo ideale) mi sembra davvero un falso storico. In un certo senso l'Istria avrebbe potuto essere un Sud Tirolo (Alto Adige) se ad Est non ci fosse stata una dittatura sanguinaria, nulla di più. Ovviamente mi associo al tuo cordoglio e alla tua richiesta di verità che un Paese serio dovrebbe avere il coraggio di svelare. Penso sia un dovere nei confronti di tutte le persone innocenti che hanno pagato per colpe non loro.

5:57 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Lizardking66
Benvenuto,

beh le città veneziane della costa che adesso è Craozia, sono state veneziane per 500 anni, come si può non dare la patente di italianià ad esse? Zara poi era puenamente e fieramente italiana.
Fu infatti bombardata selvaggiamente dagli alleati su suggerimento titino falso, perché non aveva nessuna importanza militare, ma solo etnica.
Gorizia, Trieste, Istria più costiera che entroterra, e porti della Dalmazia, erano italianissime.
io ho comprato su ebay una copia del 1940 del giornale "Dalmazia" e ne sono contento.
Italo

6:07 PM  
Blogger VVVVVVVVVVVVVVVV said...

Beh ma tra Venezia ed Italia c'è una bella differenza! Non voglio dire che con lo stesso metro potremmo rivendicare le terre di Roma antica però per me l'Italia finisce con l'arco alpino, anche Nizza è stata Sabauda per secoli ma non per questo qualcuno si sogna di considerarla italiana. Io ho tutta la comprensione del mondo per chi ha perso la propria casa e la propria terra ma dal mio punto di vista in quella parte di Europa è molto difficile tracciare dei confini, basta guardare quello che è successo in Bosnia. Certo poi si possono mantenere delle Antille Olandesi o dei Territori di Oltremare, ma a questo punto bisogna fare i conti con una guerra persa in modo disastroso e guidati da un regime nazi-fascista che sicuramente non ci ha permesso di partire favoriti (eufemismo)al tavolo della Pace. Senza contare che nella logica della Guerra Fredda a un certo punto agli USA è convenuto appoggiare Tito (il nemico del mio nemico è mio amico). Un'ultima cosa su un censimento fatto nel 1920, considerando il clima irredentista vorrei vedere qualche carta (come direbbe l'ex PM di Mani Pulite) ne sulla stampa italiana degli anni '40 considerando chi si affacciava a Piazza Venezia in quel periodo, beh permetterai che abbia qualche perplessità.

8:41 PM  

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