C'EST PLUS FACILE
Yemen, ultima fermata per le illusioni? A sentire i soloni del politically correct, sembrava che Al Qaeda fosse un’invenzione della Cia (quando non si sa chi accusare, c’è sempre la Cia), che il monitorare le loro intenzioni fosse una attività anti-democratica.
Già si sprecano i libri sulla verità circa l'attentato delle torri gemelle, avremmo avuto anche quelli inerenti la bio-diversità del simpaticissimo Osama?
Alla fine, tutti questi progetti editoriali sono andati in fumo per colpa di due pseudo-attentatori che, fallendo miseramente gli obbiettivi, hanno ridestato il gigante in souplesse.
La volontà di violare ancora le vite altrui in momenti dell’anno importanti per i Cristiani, ha ricordato a tutti noi, se ce ne fosse stato bisogno, i programmi e gli intendimenti di questa brava gente.
Ma noi, superiori come sempre, abbiamo già impostato la reazione giusta, invece di Santo Natale, festa delle luci (amici dell’Enel?), Gesù diventa un immigrato clandestino e lo affondiamo subito, altrimenti potremmo offendere gli altri immigrati musulmani e, dulcis in fundo, lanciamo il compagno Spartacus Fini come ministro dell’integrazione virtuale.
I perfidi americani, invece, anche se alla White House hanno Obama, hanno cambiato registro. Via la mano tesa, arriva la manu militari.
Naturalmente, vicino hanno i sempiterni abitanti di Albione, sempre affidabili quando c’è da battagliare.
Così tutte le costruzioni che gli Europei, in particolar modo quelli di sinistra, si erano fatte, riguardo al presidente nero d’America, vanno a farsi benedire. Il carattere decisionista americano ha preso piede anche a Pennsylvania Avenue 1600 e, allora, allora si parte.
Intanto chiudiamo le ambasciate preventivamente(Carter’s trouble), sia Usa che GB, poi via alla rappresaglia.
Noi, invece, siamo ancora qui con i nostri dubbi, la nostra imprecisione, il nostro divagare sulla parte da tenere.
La battaglia infuria da 72 ore in Afghanistan con i nostri militari sotto tiro, ma le notizie sono comunque flebili, come se non ci fossero. Se invece avessimo avuto dei morti, oltre ai funerali dove si piange in silenzio, sarebbero comparse le inevitabili critiche pacifista, mascherate da buonismo di terza mano. Se siamo andati lì, bisogna essere convinti del perché e non bisogna nascondersi. Si taccia solo sulle operazioni di intelligence, poi si mostri e si comunichi veramente.
Prendiamo l’incipit americano e rafforziamo i nostri muri e le nostre case. Quando i convincimenti sono forti, quando la bandiera splende nei nostri cuori, le azioni da compiere vengono da sole.
Questa lezione che ci viene in questo momento dagli Usa, dovrebbe aprirci la strada da seguire senza tentennamenti, che ci conduca lontano dalla sindrome Savoia.
Ma se Obama si comporta come o quasi G.W. Bush, allora è un vizio tutto americano il rispondere duramente, compreso l’intervento armato contro chiunque minacci gli Usa in tutte le parti del mondo?
In fondo, perché reagire all’attentato contro le Torri Gemelle? In fondo gli americani se lo meritavano e se lo sono cercati. Opinione molto diffusa e propagandata in Europa. Resterà negli annali una dichiarazione in tal senso di Alex Britti, novello inconsapevole Camus.
E’ colpa degli americani se al potere non c’è la sinistra, illuminata e dispensatrice di giuste ed salomoniche soluzioni. Questo in fondo il retro pensiero che sta alla base dei mali della gauche italiana. Ma quando il Presidente del Consiglio D’Alema, l’intelligente, dette le basi per i bombardamenti a Belgrado? Erano bombe eque e solidali. C’est plus facile.
Italo Muti
Già si sprecano i libri sulla verità circa l'attentato delle torri gemelle, avremmo avuto anche quelli inerenti la bio-diversità del simpaticissimo Osama?
Alla fine, tutti questi progetti editoriali sono andati in fumo per colpa di due pseudo-attentatori che, fallendo miseramente gli obbiettivi, hanno ridestato il gigante in souplesse.
La volontà di violare ancora le vite altrui in momenti dell’anno importanti per i Cristiani, ha ricordato a tutti noi, se ce ne fosse stato bisogno, i programmi e gli intendimenti di questa brava gente.
Ma noi, superiori come sempre, abbiamo già impostato la reazione giusta, invece di Santo Natale, festa delle luci (amici dell’Enel?), Gesù diventa un immigrato clandestino e lo affondiamo subito, altrimenti potremmo offendere gli altri immigrati musulmani e, dulcis in fundo, lanciamo il compagno Spartacus Fini come ministro dell’integrazione virtuale.
I perfidi americani, invece, anche se alla White House hanno Obama, hanno cambiato registro. Via la mano tesa, arriva la manu militari.
Naturalmente, vicino hanno i sempiterni abitanti di Albione, sempre affidabili quando c’è da battagliare.
Così tutte le costruzioni che gli Europei, in particolar modo quelli di sinistra, si erano fatte, riguardo al presidente nero d’America, vanno a farsi benedire. Il carattere decisionista americano ha preso piede anche a Pennsylvania Avenue 1600 e, allora, allora si parte.
Intanto chiudiamo le ambasciate preventivamente(Carter’s trouble), sia Usa che GB, poi via alla rappresaglia.
Noi, invece, siamo ancora qui con i nostri dubbi, la nostra imprecisione, il nostro divagare sulla parte da tenere.
La battaglia infuria da 72 ore in Afghanistan con i nostri militari sotto tiro, ma le notizie sono comunque flebili, come se non ci fossero. Se invece avessimo avuto dei morti, oltre ai funerali dove si piange in silenzio, sarebbero comparse le inevitabili critiche pacifista, mascherate da buonismo di terza mano. Se siamo andati lì, bisogna essere convinti del perché e non bisogna nascondersi. Si taccia solo sulle operazioni di intelligence, poi si mostri e si comunichi veramente.
Prendiamo l’incipit americano e rafforziamo i nostri muri e le nostre case. Quando i convincimenti sono forti, quando la bandiera splende nei nostri cuori, le azioni da compiere vengono da sole.
Questa lezione che ci viene in questo momento dagli Usa, dovrebbe aprirci la strada da seguire senza tentennamenti, che ci conduca lontano dalla sindrome Savoia.
Ma se Obama si comporta come o quasi G.W. Bush, allora è un vizio tutto americano il rispondere duramente, compreso l’intervento armato contro chiunque minacci gli Usa in tutte le parti del mondo?
In fondo, perché reagire all’attentato contro le Torri Gemelle? In fondo gli americani se lo meritavano e se lo sono cercati. Opinione molto diffusa e propagandata in Europa. Resterà negli annali una dichiarazione in tal senso di Alex Britti, novello inconsapevole Camus.
E’ colpa degli americani se al potere non c’è la sinistra, illuminata e dispensatrice di giuste ed salomoniche soluzioni. Questo in fondo il retro pensiero che sta alla base dei mali della gauche italiana. Ma quando il Presidente del Consiglio D’Alema, l’intelligente, dette le basi per i bombardamenti a Belgrado? Erano bombe eque e solidali. C’est plus facile.
Italo Muti
24 Comments:
Italo, ho detto le stesse cose ieri a tavola con mio padre, obamiano convinto. Questo presidente sa cosa fare e proprio perche non è un fesso e non si fa tirar dentro dalla sinistra radical chic da "fiori nei cannoni". La politica estera e militare non si tocca. Non mi chiamo Zapatero.....
@Jeremy
Ciao, Obama ha fatto qualche errore ma ha raddrizzato subito la barca. Gli americani sono sempre molto pragmatici, non aprono il dibbattito (non è un refuso) a prescindere.
Ho inserito il tuo appellativo Spartacus al nostro indifendibile compagno Fini. Un piccolo Cameo.
Italo
Ho visto. Grazie! Gli americani non si perdono mai in chiacchiere. Da un lato è un difetto (riflettendo avrebbero evitato molta merda, magari pure Al Quaeda)ma da un lato diventa fondamentale l'azione immediata e in massa quando il gioco si fa durissimo. Obama lo sa benissimo e non gliene frega niente se qualche hippie elettore lo schifa.
@Jeremy
Naturalmente noi non riusciremo mai capirlo questo aspetto nella sua accezione positiva.Però abbiamo preso Dallas e Dinasty.
Perchè loro non ci prendono Follini?
Italo
A proposito: ma che fine ha fatto il Frodo Baggins de noantri, l'eroe dell'Italia di Mezzo?
@Jeremy
Sarebbe bello poterti dire: sat seguendo la via tracciata da Marrazzo, però preferisce quelli di colore, i negri.
E' nel Pd, vero trust di cervelli, ha un blog e ha scrittopure un libro, la volpe e il leone citando Niccolò Machiavelli, Dio mi perdoni.
Italo
@Italo: standing ovation!!!...
@Jeremy: chi è Frodo?!...
@Dane
Grazie, il riposo a volte giova. Quando poi hai comprato e fatto comprare ai tuoi clienti Eni a 16,52 E. c'è più gusto.
Italo
Dane: Follini.
Obama ha capito molto presto che la sua visione pre-election del mondo e della politica estera poteva essere buona solo per un paio di mesi. Per fortuna sua, Cheney e Rumsfeld gli avevano lasciato un tale spazio per migliorare l'immagine dell'America, che ci voleva poco per farlo aparire come il nuovo Gandhi.
"Mr. Nice Guy" pero, dimenticandosi che è Presidente da un anno, ormai ha subito scaricato la colpa alla CIA e l'FBI. Che in un anno non siano riusciti (la sua amministrazione) a correggere gli stessi errori di Bush in materia d'intelligence, in molti (stampa e media) se "lo dimenticano". Per fortuna Umar Farouk è riuscito a far saltare solo le sue palle...
Quello che dovrebbe far riflettere chi ancora pensa che non esista un pericolo islam estremista, è il fato che cosi come a Londra e Glasgow, anche l'attentatore del Northwest Flight 253 era uno con una buona educazione e che proveniva da una famiglia ricca. Insomma non "la vittima" del razzismo e la della miopia della società occidentale. Non un frustrato dalle condizioni di fame, miseria e discriminazione. Uno che in classe elogiava i talebani per avere distrutto i Budas di Bamiyan e che sognava un mondo dove regnava la Shariah e l'Islam.
@Tani
What a beatiful mind.
That is the question, but the time is ending.
Fighting, fighting, fighting, intelligence and tanks.
In effetti Cia e Fbi hanno perso colpi, bisogna che si sveglino.
Bush era colpevole di tutto? Credo proprio di no, e le cose stanno tornando nei giusti termini, ma pochi lo ammetteranno.
Italo
Sottoscrivo tutto, Italo
@RobertoGotta
Non sarà mica plagio Bob?
Si vede che il riposo e la famiglia senza stress aiuta.
Nei tuoi giudizi segui sempre i dettami cesariani? Tipo la brevitas?
Danke
Italo
No, non sono quasi mai sintetico, anzi. E non so se ti riferivi a me nella frase successiva, ma nei giorni scorsi ho lavorato incessantemente ma molto male e con molto stress, lo stress di chi deve seguire ritmi che non hanno nulla a che vedere con le festività ma al tempo stesso ossequiare, senza alcun entusiasmo, le festività medesime, per non mancare a doveri (?) di famiglia, sentendosi tirato da tutte le parti. Un disastro totale, che è sfociato oggi in una giornata lavorativa che posso solo definire schifosa, se non catastrofica.
Quanto al resto, devo avere già scritto altre volte che pur non capendo assolutamente nulla, da ragazzino, ero preveggente, su alcune cose: già a 13 anni pensavo che l'unica soluzione per il futuro fosse rifugiarsi sul cucuzzolo di una montagna, disperato per il disfacimento che vedevo intorno a me. E quel che vedo ora mi piace mille volte meno
@RobertoGotta
Mi riferivo al mio riposo, finalmente senza sorprese.Ti sono vicino, io ho passato due anni che definire di merda sarebbe eufemismo, quindi posso capire anche se si setoori di competenza sono diversi.
Se vuoi sai dove trovarmi.
Ancora grazie, un abbraccio.
Italo
A te!
@Italo: non ho mai pesato che GW era colpevole di tutto. Solo di una cosa. Uomo sbagliato, nel posto sbagliato, nel momento più difficile dalla Seconda Guerra. Tutto era più grande di lui. A me, faceva umanamente pena. Io avrei visto benissimo uno come Colin Powell a gestire il tutto. Stratega militare, mano dura con i bastardi, ma anche saggezza e diplomazia senza scadere al "buonismo" senza né capo né coda del cazzo, allo quale sembrava essere diretto Obama.
I fatti di Detroit, il fatto che estremisti somalesi partiti da Canada pianificavano un attacco al National Mall il giorno dell'insediamento di Obama, il fato che la prima bomba WTC fu del 1993, che le prime carneficine dei figli di Allah furono in Nairobi e Dar Es Salaam, e successero mentre Monica lo succhiava a Bil nella Sala Ovale, dovrebbero far pensare a chi ancora incolpa Bush, che la loro missione è stata decisa anni fa, indipendentemente da chi siede alla Casa Bianca.
Ma la colpa è sempre di Bush e Berlusconi...
@Roberto: ti capisco, e come se ti capisco quando parli di "ossequiare, senza alcun entusiasmo".
@Tani
Concordo, anche a me piaceva Powell, come Petraeus.
I fatti sono sempre fatti, anche se ci sono Bush e SB al comando e non si dovrebbero mai distorcere fraudolentemente, perchè alla fine si rivoltano sempre contro chi ha ordito il tutto.
Bush arrivò dopo Clinton e non co volle molto per battere Gore, la seconda volta vinse lottando ma recuperando bene, grazie anche al suo staff.
Verdemo Nice Guy cosa farà.
Italo
Rimango perplesso solo davanti a una cosa: la potentissima Al Qaeda manda uno strasegnalato nelle black list a far l'attentato e per altro addestrato in maniera abbastnza approssimativa (per fortuna, naturalmente).
Il tizio è uno di buona famiglia e teoricamene non discriminato. Mi viene in mente che non fosse così motivato a farsi saltare in aria ma che volesse far sapere al mondo di esistere. Insomma, mi pare una fighetta tra le file dei terroristi (per fortuna, ripeto).
Probabilmente mi sbaglio, ma sto dubbio mi è venuto. Quelli degli attentati della metropolitana di Londra mi pare fossero della stessa tipologia sociale di questo e non hanno pensato che sarebbe stato bello saltare con le proprie vittime.
D'accordissimo con te Italo sul fatto che svendere la propria identità per una mal percepita tolleranza o rispetto dell'altro è un grosso errore e non serve a nulla. Se non hai rispetto per te stesso e quello che sei, difficilmente lo avrai per l'altro. Poi si può parlare per anni di modelli di convivenza, ma di certo non svendersi
@Paperogha
Ciao,
in ambiti di intelligence, si è anche pensato che non volessero fare saltare the plane veramente ma fosse solo un messaggio per far capire che ci sono ancora, che sono più svegli di noi e che possono colpire quando vogliono.
Il problema vero è che questi personaggi vengono da una generazione che avrebbe dovuto assorbire alcuni valori occidentali e non diventare un problema.
Sulla svendita c'è una continua evoluzione, un avolta era solo la sinistra, adesso comincia anche la destra. Ammesso che Spartacus Fini possa incarnare la destra. So già che Jeremy sarà contrario, ma è solo un'extrema ratio.
Mai cedere, i vessilli devono garrire al vento, è forma che fa sostanza.
Italo
In effetti Italo, è quello il meccanismo d comprendere. Come dei non potenzialmente esclusi possano pensare di fare certe cose.
La cosa da capire realmente e se si tratti di un fenomeno diffuso o di casi isolati.
Mi viene in mente Timothy mc Veigh, che fece l'attentato a Oklahoma City. Nessun motivo di discriminzaione ma una situazione personale che lo portò a compiere quell'atto.
Sull'identità è pur vero che forse bisognerebbe mettersi d'accordo su quali siano gli elementi che la compongono. Su quali siano i dati imprescindibili i valori assoluti sui quali non si transige.
Sintesi dura da trovare nel paese dei mille campanili
@Paperogha
Hai ragione, i valori imprescinbili, ma t'immagini che caos, basta vedere le discussioni dopo derby. Complotto del palazzo per riprire il campionato e l'Inter ha vinto nettamente, in maniera schiacciante.
Pensa tu a emttre insieme i valori da condividere. Ci vorrebbe una riunione ristretta a pochissime persone, in maniera non democratica e non discutibile.
Io qualche idea ce l'avrei pure....
Italo
Si potrebbe riesumare la schedina Totip e fare un bel referendum come ai tempi di Sanremo anni '80 :-)
@Paperogha
si, d'accordo, ma la spediamo ad un numero limitato di persone
Italo
Posta un commento
<< Home