giovedì, aprile 24, 2014

IPOCRISIA LIBERATORIA

"A Trausella (TO), la levatrice di quel comune fu prelevata, “con audace azione di guerra”, mentre si recava ad assistere una partoriente, trascinata presso il comando di una “valorosa e intrepida” formazione partigiana, fu violentata da un numero imprecisato di eroici “combattenti per la libertà”, che poi la trucidarono, assassinandola tra tormenti atroci avendole tamponato i genitali con ovatta impregnata di benzina, a cui appiccarono il fuoco, rinnovando l’orrenda combustione con altri tamponi infiammati fino al  purtroppo stentato sopraggiungere della liberazione con la morte."
 
Domani 25 aprile, festa della liberazione, o dell'ipocrisia?
Come giustificare l'antefatto preso tra i molti, dove eccelle solo crudeltà e bestialità, dove non si capisce dove sia l'afflato patriottico, nonché quello strategico, ma resta chiaro che i partigiani comunisti avessero un'idea differente dai partigiani bianchi per quanto riguardava il futuro prossimo dell'Italia. 
La pacificazione nazionale non c'è ma stata, neanche cercata per la verità, l'Anpi come custode delle sette chiavi di una verità negata, di una guerra civile crudele, dove alla fine pagarono molti, donne e bambini compresi, molti innocenti, vittime ancora perché innominati e relegati in una foiba speciale, quella del silenzio assoluto, a beneficio delle Boldrini di turno. 
Allora, per la prima volta, metto un post per loro, per i morti di Oderzo, Vercelli, Rovetta, Ferrara, Valdobbiadone, Schio, Modena, Rovegno, Monte Manfrei,Omegna, Francavilla Fontana, Volto di Rosolina,  per Giuseppina Ghersi, i fratelli Govoni, Ines Gozzi, la colonna Morsero, i ragazzini di MArio Onesti, le ausiliarie della rsi...e potrei continuare per giorni... 
un saluto ed un abbraccio commosso per tutti questi morti, che pochi ricordano, qui è casa loro

11 Comments:

Blogger Unknown said...

Condividendo le tue idee mi sono appassionato all'argomento anni fa leggendo il libro "il sangue dei vinti" di Pansa ed i successivi. La nostra società solo c convenienza di etichetta è troppo manichea, divide tra bene e male senza preoccuparsi di tutto quello che ci sta in mezzo. Sono convinto che veramente in pochi conoscano gli orrori compiuti dai partigiani che per certi aspetti sono stati più crudeli dei loro oppositori e questa ignoranza di base mi fa ribollire il sangue... Tanta morte da una parte e dall'altra x ottenere cosa??? 3 governi non eletti dal popolo e certe figure a ricoprire le cariche istituzionali??? Quanto mai azzeccato il tuo titolo amico mio "Ipocrisia liberatoria" perché proprio di ipocrisia si tratta.

6:42 AM  
Blogger Stefano Olivari said...

Il Venticinque Aprile tutto è, tranne che una festa nazionale condivisa. Figli e figliastri all'interno della stessa Resistenza, dimenticando l'aiuto decisivo degli ex militari e dei gruppi cattolici e azionisti. Retorica vomitevole, non solo per la memoria selettiva rispetto al passato ma anche per la strumentalizzazione in chiave moderna. Come diceva Flaiano, esistono due tipi di fascisti: i fascisti e gli antifascisti.

9:40 AM  
Blogger Patrizia Rametta said...

Leggere il tuo ricordo di quei morti e sentire un brivido di orrore e angoscia è tutt'uno..orrore per l'efferatezza degli assasinii compiuti dai tanto osannati partigiani..già perchè quello che insegnano a scuola è solo il sangue dei vincitori..dei vinti il silenzio assoluto... questo mi provoca angoscia e rabbia...ogni vita che si spegne ha diritto a pari dignità ed Onore... rabbia perchè solo da adulta ho scoperto le nefandezze compiute in nome di una liberazione fasulla... liberi da cosa?? da chi?? ci siamo consegnati in toto agli americani..non siamo neanche padroni della nostra terra... no non è una festa questa... dovrebbe essere solo una giornata di riflessione per capire quanto un Popolo possa perdere tutto in nome di guerre volute da altri ..dall'alta finanza mondiale...noi siamo pedine e i nostri governi totalmente asserviti.. Recentemente ho assistito a frammenti di spettacolo di Magazzino 18 di Simone Cristicchi...una pagina d storia vergognosamente taciuta che apre una voragine nelle coscienze...anche in quella di un uomo di sinistra come lui... ha dovuto fare i conti con una realtà che non immaginava... hai detto bene Italo... i partigiani bianchi hanno sempre avuto Dignità e Onore..non come quelli in festa oggi..la festa dell'ipocrisia la lasciamo a loro...

4:00 PM  
Blogger jeremy said...

Il 25 aprile è l'emblema di cosa sia l'Italia, un paese diviso in tutto anche nella propria memoria.

10:55 AM  
Blogger jeremy said...

E nella propria ipocrisia.

10:55 AM  
Anonymous Anonimo said...

I commenti che mi hanno preceduto hanno ben rappresentato anche il mio stato d'animo. Siamo un paese ancora lacerato da divisioni profonde che sfruttano la sottocultura per creare fazioni controllabili e manovrabili efficacemente. Ogni anno, il 25 aprile, spero sempre in una nuova liberazione: liberazione dalla malavita organizzata, liberazione dall'eredità del clientelismo politico proprio dei partiti ante 1990 (che esistono ancora oggi con nomi diversi ma con stessi schemi, se non con stesse facce), liberazione dall'egemonia finanziaria che ci rende schiavi dei paesi anglosassoni, etc. etc. Di fatto sono grato che i miei figli non debbano subire le atroci sofferenze legate ad un conflitto bellico, ma la libertà, la vera libertà è anche quella di poter scegliere, ad es. scegliere e conoscere tra gli eventi storici, quelli considerabili moralmente deprecabili, indipendentemente se posti in atto dai vinti o dai vincitori, e quelli che invece meritano rispetto, sempre super partes. Qualcuno citava lo spettacolo di Cristicchi, io ho letto alcuni stralci del libro... posso dire che coloro che lo hanno contestato in Toscana, un po' li compatisco, in fondo, pur definendosi tali, non saranno mai liberi, essendo il loro pensiero compresso in una stigmatizzazione di tutto ciò che essi stessi rifiutano, non solo di capire, ma anche e solo di conoscere... costoro a ben vedere avrebbero ben poco da festeggiare. In altri commenti a tuoi post ho espresso lo stesso concetto, lo reitero ancora: il "mio" 25 aprile porge onori a tutti coloro che sono caduti ed hanno combattuto CON ONORE e creduto in un ideale di libertà e giustizia per l'Italia e gli Italiani, onori a coloro che non hanno rinnegato il proprio passato ed i propri errori e sono morti con onore; onori a quanti ingiustamente caduti perchè colpiti dalle vili atrocità criminali da qualsiasi fazione poste disonorevolmente in atto. Non c'è libertà senza giustizia, né giustizia senza onore.

6:03 PM  
Blogger Italo Muti said...

@fabio menicucci
Concordo, mai avuto un'idea di senso dello stato come nel ventennio, specialmente nella fase del consenso

9:51 PM  
Blogger Italo Muti said...

@stefano olivari
I partigiani bianchi tendono ad essere dimenticati, strano eh.....come i crimini di quelli rossi

9:53 PM  
Blogger Italo Muti said...

@patrizia rametta
Finche' non sara' studiato il ventennio in maniera non tifosa e senza dire tutto, non saremo mai liberi

9:56 PM  
Blogger Italo Muti said...

@jeremy
Togliere il 25 aprile come festa nazionale sarebbe gia' un passo in avanti

9:58 PM  
Blogger Italo Muti said...

@orione
L'onore non e' una parola, e' tutto.

9:59 PM  

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