domenica, novembre 01, 2009

HORSES? NOT ONLY


1)Giorni di rilassamento borsistico, giorni di vendite, tante occasioni che si presenteranno nei prossimi giorni. Un ribasso atteso soprattutto dai fondi istituzionali delle maggiori case di investimento e dai grandi patrimoni che non erano ancora entrati nel mercato se non con piccoli assaggi nell’ambito dei derivati;

2)Eh si, a fine anno bisogna portare i risultati, l’unica cosa che conta nell’ambito finanziario. Alla fine il truce investitore, colui che ammorba l’aria dei degustatori annoiati di Sassicaia, potrà finalmente sapere se il gestore a cui ha affidato i suoi sudati risparmi, avrà fatto il suo dovere, battere il benchmark. Alla fine due conti si possono anche fare facilmente: Dax +12,57%, FTSEMIB +13,36%, SP500 +14,72%, NASDAQ COMP. +29,68%, SENSEX +64,77%, HANG SENG +51,19%. Dati da inizio anno.

3)Arrivare con aumenti inferiori al 10% o con benchmark composti ed assurdi è offensivo e perfino umiliante. Non partecipare alla festa asiatica con una minima diversificazione implica un veloce disinvestimento e cambio della banca.

4)La fiducia vuol dire molto, in certi casi è tutto, a volte troppo. Le banche si sentono sempre più forti, l’argilla sta uscendo dalle loro fondamenta e vogliono ricominciare lo stesso giuoco di prima. Prodotti belli e confezionati, leve lunghe, clienti da mungere sempre, al limite con proprie obbligazioni che nessuno vorrà comprare se non l’emittente stesso che farà il prezzo. Guadagno doppio. Prima le piazzano incamerando le commissioni di collocamento implicite, poi le ricomprano ad un prezzo inferiore, fra 86 e 92, se il mercato tira.

5) Alla fine contano sempre sulla completa mancanza di memoria storica del parco buoi. Bond, Ipo, future, covered warrant, options, tutte parole per stordire la maggior parte dei correntisti e piazzare i propri prodotti e fare business. Il proprio.

6)Tutto ciò ci rammenta alcune cose carine successe sul e dal Panfilo Britannia nel 1992, al largo di Civitavecchia. Amato divenne presidente del consiglio nel giugno 92, dopo la morte di G. Falcone e per prima cosa, trasformò quasi per giuoco gli enti statali in spa che, come tali, possono essere scalate e/o privatizzate. Privatizzare, parola d’ordine, diversa da quella data a Gorge Soros per abbattere il valore della lira italiana e delle azioni di piazza affari, vai e colpisci. Rothsc.

7)L’inizio di quell’anno funesto partì con mani pulite (o mani sporche?), con l’eliminazione di tutta la classe politica di governo, Bettino Craxi per primo. Fatte attenzione alle date e mettetele in ordine, dissesto, confusione, smarrimento, il momento migliore per i rapaci per fare compere.

8)Lo stesso smarrimento che abbiamo quando guardiamo alle casualità della vita, chi ferisce di escort, perisce di trans. In questi casi il latino ci è sempre di conforto, una frase che consoli e spieghi il tutto l’avevano già inventata. Citando a caso, sic transit gloria mundi. Significato e forma in sintonia perfetta. Basta poi avere un muro dietro, in questi casi è meglio.

Italo Muti

26 Comments:

Blogger jeremy said...

Italo, io mi sono sempre chiesto se piazzare e vendere dei prodotti ad alto rischio a clienti al 99% ignoranti (c'è un 1% che poi ti incula a sangue, a te operatore di filiale, non certo alla banca)non sia circonvenzione d'incapace. Che poi il parco buoi, avido senza limiti, sia vittima di se stesso e della propria avidità e ignoranza non ci sono dubbi. Io, dal mio sportellista di filiale, non mi farei vendere nemmeno un Gratta & Vinci gia grattato e vincente.....

10:33 AM  
Blogger Italo Muti said...

@Jeremy
bisogna saper scegliere e le banche tradizionali sono le ultime da prendere in considerazione.
Tutta roba loro e mai un cambiamento, un alito vitale.
Italo

10:08 PM  
Blogger Tani said...

4) & 5)
Italo:

"La fiducia vuol dire molto, in certi casi è tutto, a volte troppo." Giustissimo! Ma come si crea la fiducia? Come si può credere a quello che raccontano le banche o i governi (con la complicità della stampa zerbinata) se non si confrontano le parole con i numeri?
La vera domanda dovrebbe essere: sì è veramente toccato il fondo? Siamo realmente ad una svolta solida? Secondo me, il peggio deve ancora arrivare. A me spaventano i dati dell'economia americana. Un deficit pubblico catastrofico. Si prevede $9 trilioni fra 10 anni. Dove cazzo gli trovano i soldi per coprire 'sto gigantesco buco?
a) Per racimolare il cash necessario per soddisfare il bisogno di capitali serve che gli investitori attuali comprano il 200% degli US bonds, ma da Setembre 2008 a Luglio 2009 sì è arrivati ad appena 28%.
b)Nemmeno le tasse possono aiutare. Solo per avere in parità il bilancio 2010 serve un incremento delle tasse di 61%. Ma da dove cominciare a mungere se gli introiti dalle tasse nel secondo trimestre del 2009 sono del -27%?
c)"US unfounded obligations" cresciute del quasi 50% negli ultimi 6 anni, mentre il "revenue" cresceva del solo 12%. Per ognuno sano di mente e con nozioni base di economia, nessuna entità economica, che sia un'azienda o un governo, non può avere un rapporto "liabilities"/"revenues" più del 4/1 e avere liquidità per sopravivere!
d)Un altra storia la Federal Deposit Insurance Cor. Per coprire il culo dei "geni" della finanza è rimasta letteralmente senza mutande. Praticamente non ci sono i capitali necessari per coprire l'assicurazione dei circa $5 trilioni di depositi bancari e dei $320 miliardi di debiti garantiti che il sistema finanziario americano ha emesso.
e)Federal Reserve è il maggiore compratore (circa il 50%) dei "treasuries" emessi nel secondo trimestre. In sostanza la Fed non sta semplicemente "aiutando" il mercato delle US treasuries. La FED è il mercato! Un'assurdità! Praticamente l'unica strada per risolvere il "problema del buco" e rimasta tagliare nuovi biglietti verdi! Quanto durerà?!
f)Se ci metti le promesse fate da Mr. Nice Guy sulla riforma dell' Health Care System...

Con poche parole gli americani sono in "deep, deep shit"!

Non è che gli altri "partner" sono messi meglio. I paesi del G20 hanno un deficit di 10,2% del PIL (il più grande dalla fine della Seconda Guerra), con USA a 13,5%, GB al 11.6% a Giappone al 10.3%.

Voi pensate che è arrivato il tempo di avere fiducia?

6,7,8

Da sempre mi ha "meravigliato" il silenzio TOTALE dei maggiori media mondiali sul Bilderberg Group. Con i pochi giornalisti che riescono ad avvicinarsi prontamente arrestati. Sul Britania si era al sicuro.
Tanto i paparazzi vanno a caccia di "scoop" più importanti. Quelli che veramente interesano alla gente...

11:54 PM  
Blogger jeremy said...

Via il crocefisso dalla scuole italiane secondo una sentenza della Corte Europea. Crocefisso in bella vista che non ha impedito a milioni e milioni di italiani di essere atei o di cambiare religione o di apprendere. Stiamo inziando a rinnegare noi stessi in nome di una laicità che è solo politically correct? Sono queste le stronzate che alimentano i fanatici, sia da una parte che dall'altra. Ultima il KKK de noantri che è una cosa che non si puo proprio vedere.

5:17 PM  
Blogger jeremy said...

Comunque potrebbero finire il lavoro ammainando la Union Jack e le bandiere scandinave, rendendone illegale l'esposizione in ogni edificio pubblico dell'Unione Europea....

6:47 PM  
Blogger jeremy said...

E francamente come si permettono gli USA a mettere sul denaro contante la scritta "in God we trust"?!?!

6:57 PM  
Blogger Italo Muti said...

@jeremy
che impeto, che virulenza. LA paludo e la favorisco, quando ci sarà da menare le mani, ti chiamerò. E' il simobolo della decadenza, dell'ignoranza (nel senso latino), dell'inutile protervo egualitarismo del cazzo. Come se l'Europa l'avessero fondata e difesa il laicismo e il lassismo. Sputare sulla nostra storia significa spezzarsi le gambe su cui si cammina, vuol dire scegliere di non avere un futuro. Un crocifisso nudo, inerme, che non chiede nulla.
La virulenza mussulmana la vediamo giornalmente, l'assorbiamo senza dire nulla. Credo che sia giunto il momento di dire basta, dovessi anche tirar fuori la regola di Bernardo di Chiaravalle quando dimorava in Borgogna.
@Tani
A volte mi spaventi, anche tu giù di sciabola a menare fendenti senza tregua.
Ma sei nel giusto, la fiducia è più borsistica che economica. Qualche uccellino mi parlava dei problemi delle carte di credito, ma per ora il silenzio regna...
Italo

12:40 AM  
Blogger Italo Muti said...

@Tani
Quelli del Britannia, potrebbe essere un esclusivo club, very selected, sono gli ottimati, i prescelti, i migliori, perchè indagare, perchè scavare. Acosa servono i giornalisti? Bella domanda, a trovare la verità? A farci capire che ci siamo beccati tre, diconsi tre, governi tecnici che ci hanno depredato delle aziende migliori?
I migliori sono sempre lì, a tramare, rubare, a imemettere notizie false ma in parte attendibili e i compari subito le propagano come succosi scoop.
Ah Bad Boy, it's like floggin' a dead horse. They grab that cash and make a stash.....
Italo

12:53 AM  
Blogger Tani said...

Italo, a me nemmeno la fiducia borsistica non convince. Dove si basa? Ora, io sono un profano dei mercati finanziari, ma penso che molto di quello che succede in borsa abbia più dell'emotivo e psicologico, che della razionalità economica. Altrimenti non avremo avuto quello che e successo. Le regole della finanza e dell'economia sono più semplici di quanto sembrano. Se ogni cosa si fa "according to the book", l'unico spazio per speculazioni sara quello dell'insider trading. Ma se la follia investe tutti, controllati e controllori come cazzo si fa prendere sul serio la fiducia borsistica?

Tornando agli USA. La FED e il governo americano, hanno in sostanza comprato tutto il marciume lasciato in giro dalla finanza e industria dell'auto statunitense. Cosa succede se questi "assets", non si rivalutano nel tempo come spera il governo USA? Il Titanic che va in fondo all'oceano trascinando giù tutto e tutti?

@Jeremy: a te l'ho già raccontato che a Toronto, durante Natale, vedi solo "Happy Holidays" e non più "Marry Christmas". Presto arriverà anche da voi. Forza e coraggio!

4:03 AM  
Blogger jeremy said...

Italo, sai che sono proprio incazzato. E non mi passa.

11:29 AM  
Blogger Italo Muti said...

@Jeremy
Vedrai che, i burocrati bce, figli degli ottimati del Britannia, faranno mettere in tutte le aule delle scuole e degli uffici pubblici la seguente targa:

IN GOLDMAN WE TRUST
@Tani
La fiducia borsistica arriva sulle voci mai sulla notizia. E' vero che il mercato è salito con pochi volumi, ma molte cose riusciranno a chiedere le perdite, altre hanno utili alti, l'importante è togliere i guadagni e consolidare.
Non sfruttare questo momento è una cosa folle.
Poi una volta fatto il grano, sell and go away, my dear.

Italo

1:40 PM  
Blogger jeremy said...

Ma trust nel senso giuridico del termine, of course....:-))))

2:38 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Jeremy
al posto di In God we trust come da tradizioni americane.......visto che Goldman sarà presente in tutti i prossimi articoli dove entreremo nella dinamica completa: Goldman è uno degli attori principali, indovina chi era loro consulente (facile)?
Italo

11:37 AM  
Blogger jeremy said...

Uno solo? Il nostro caro governatore bancario presunto golpista era un pezzo grosso dell'Uomo d'Oro (praticamente un villain perfetto da fumetto detto cosi!!!).

12:23 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Jeremy
non è il padre di grisou, è un personaggio amatissimo a sinistra e al 5°piano della lubianka....
Italo

7:13 PM  
Blogger jeremy said...

Minchia, mi cogli impreparatissimo...

7:25 PM  
Blogger Italo Muti said...

@jeremy
Diciamo che gli piacciono i piattini, le barre d'argento e i governi tecnici. Non si capisce mai quando parla ed è estremamente vendicativo.
Italo

8:10 PM  
Blogger jeremy said...

Ancora la faccia d'antipasto?!? Ma in Italia si deve morire fisicamente per levarsi fuori dalle palle?!?

11:04 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Jeremy
Alla fine della storia ne saprai di più ma non sarà tutto.
He was called our man....once upon a time
Italo

11:12 PM  
Blogger Dane said...

Italo, ma che dici?! Non lo sai che Craxi fu fatto fuori solo perchè era un furfante?!.....

11:37 PM  
Blogger jeremy said...

Dane?!? Oggi mi sei moooolto mancato su Indiscreto......Italo, non ho paura di apprendere....il mio problema è che poi mi incazzo....

11:48 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Jeremy
LA fase dell'incazzatura è sola la prima, poi arriva quella della consapevolezza, poi, dopo un pò, quella della consapevolezza rispondente, incominci ad agire. Do not worry.
Sembri il sottoscritto quando lesse il primo libro su JV Borghese, naturalmente con accezione positiva. Scava e resta indipendente, alieno dal tifo, non ti ammali e ti sei migliorato. Naturalemnte più solo.
@Dane
Heilà, perchè non passi più spesso?
Bettino ne ha fatti di errori, ma tutto il male non era un suo parto. Vedrai, alla fine i ocnti torneranno, la casualità della sua fine non sarà più tale.
Italo

12:51 AM  
Blogger anjo said...

Italo, potrei sapere il titolo del libro su Junio Valerio Borghese? E' facilmente reperibile?

10:37 PM  
Blogger Dane said...

@Italo: ah, guarda....io è anni che aspetto seduto sulla sponda del fiume con la calcolatrice in mano.....

p.s.: visto il DVD, poi ci sentiamo via mail... ;-)

10:49 PM  
Blogger Italo Muti said...

@Anjo
E' la biografia completa, sono 770 pag. "Un principe, un Comandante, Un italiano" di Sergio Nesi, ed. Lo Scarabeo. A Milano lo puoi trovare alla Libreria Militare, via Vigna angolo via Morigi, vicino a via Brisa.
Letto tutto d'un fiato, una settimana, una febbre violenta. Poi andai a Gorizia a piangere i miei morti, poi in istria in vacanza, comprese le foibe di Pisino.Da allora ho letto tantissmo, raccolto informazioni, studiato sui luoghi storici.
Prova poi mi racconti

@Dane
L'attesa sta finendo, prepara la penna per i calcoli. Saltando di palo in frasca, quando arriverà la sentenza sulla Saras, chissà gli apologeti degli onesti, prossimamente part-time.
Italo

11:28 PM  
Blogger anjo said...

@ Italo: grazie per le indicazioni più che precise. Appena passo da Milano farò sicuramente un salto in quella libreria.

8:16 PM  

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